Negli scorsi giorni abbiamo assistito ad una massiccia propaganda sui social media allo scopo di annunciare, con toni trionfalistici, il progetto della nuova piscina comunale e della “riqualificazione” del parco Don Tonino Bello, a Viserba. Ciò che salta agli occhi dai rendering pubblicati è come si sia passati da uno spazio verde, libero ed ad accesso pienamente gratuito, ad uno spazio in cui il 20% almeno della superficie risulterà occupata da una struttura “a pagamento” dove il normale cittadino non potrà avere accesso se non pagando per fruire dell’attività natatoria. Si riduce quindi lo spazio per bambini, anziani, persone non autosufficienti.
Si riduce senza la rigenerazione troppo spesso nominata, si riduce come si riduce e consuma il suolo (nonostante la nostra Regione dal 2017 parli di consumo zero).
Nel programma elettorale con cui l’attuale amministrazione ha vinto le ultime elezioni si faceva un gran parlare di “implementare gli spazi verdi di aggregazione e consumo zero del territorio”; ci sembra che tale progetto sia fortemente in contrasto con quanto sopra oltreché incoerente con gli obiettivi regionali.
Nodo cruciale, inoltre, sarà l’accessibilità: chiunque conosca la zona sa della presenza di forti pendenze che rendono, attualmente, l’accesso alle persone a mobilità ridotta quantomeno difficoltoso. Ci si sarebbe auspicati la presenza di una rampa a pendenza ridotta per l’accesso da via Sacramora, rampa che ad oggi nei rendering non sembra presente.
Quello che però lascia maggiormente infastiditi è l’arroganza con cui l’amministrazione comunale ha calato questo progetto sul territorio, organizzando degli incontri con la cittadinanza che, lungi dall’essere reali momenti di discussione sono stati solamente l’occasione di presentare un progetto ben chiaro agli amministratori e con poche o nulle possibilità di modifica. Agendo in tal modo anche un progetto di “miglioramento” per la comunità come la creazione di una nuova piscina comunale ha portato malcontento e polemica. Ma questo è, ormai da anni, il modus operandi dell’amministrazione comunale.