DL Rilancio, lavoro nero e fase X. Ripartiamo dai diritti degli invisibili!
DL Rilancio, lavoro nero e fase X. Durante questa pandemia, ad un tratto, Governo e istituzioni locali sembravano essersi resi conto all’improvviso che in Italia abbiamo un problema. Ci sono milioni di persone che lavorano a nero…!
Ci saremmo aspettati, a quel punto, interventi rivoluzionari su questo fronte. Invece il tutto si è risolto, dopo due mesi di zero entrate per migliaia di famiglie, con un contributo temporaneo e assolutamente insufficiente come il reddito di emergenza per chi non può accedere ad altri ammortizzatori.
Di fatto si rimane semplicemente in attesa della ripartenza delle attività. Lo sfruttamento del lavoro nero, quindi, sarà ancora più dilagante nei prossimi mesi con la scusa della crisi!
Ci saremmo aspettati, per esempio, che avrebbero rimesso in sesto l’Ispettorato del Lavoro. Anche a causa dei tantissimi tagli subiti negli ultimi anni, esso ha ormai un intervento del tutto inadeguato rispetto alla portata del problema. L’annunciato concorso per ispettori deve essere solo un inizio perché attualmente gli ispettori sono la metà (circa 2000 in tutta Italia) di quanti erano dieci anni fa!
Ne sappiamo qualcosa qui a Napoli.
Più di un anno fa, nell’ambito della Campagna Contro il Lavoro Nero, ottenemmo la modifica del regolamento comunale sulle concessioni di suolo pubblico. Abbiamo fatto inserire la revoca della concessione per chi sfrutta lavoro nero.
Siamo riusciti, con non poche difficoltà, a far sottoscrivere a Comune e Ispettorato un protocollo d’intesa. L’ispettorato si impegnava a comunicare al Comune tutti gli accertamenti di lavoro irregolare riscontrati in attività concessionarie di suolo pubblico. Inoltre istituiva un tavolo permanente per il contrasto al lavoro nero.
Da allora, nonostante le nostre richieste di convocazione del tavolo e di riscontri circa l’efficacia della delibera e del protocollo, tutto tace!
Cosa vuol dire questo? Che l’Ispettorato non è riuscito a “scovare” neanche un caso di lavoro nero tra le centinaia di attività concessionarie di suolo pubblico in città?
Assurdo, considerando quanti ne conosciamo tutti noi tramite lo Sportello Legale dell’Ex-Opg che ha seguito diversi casi. Ispettorato e Comune, al di là di quanto sottoscritto, non hanno dato alcuna priorità alla questione? In ogni caso, risposte insufficienti da tutti i lati e su tutti i fronti.
Visto che il Governo ha inserito nel dl Rilancio l’esonero dal pagamento delle tasse per l’occupazione di suolo pubblico e dalle autorizzazioni per la posa in opera di strutture mobili fino al 31 ottobre, già immaginiamo tavolini e gazebo di bar e ristoranti ad occupare qualsiasi spazio vitale in città!
Dato questo scenario, terremo alta l’attenzione per pretendere:
- CONTROLLI SERRATI SU TUTTE LE ATTIVITÀ, PER ESSERE CERTI CHE I LAVORATORI ABBIANO I GIUSTI CONTRATTI E RETRIBUZIONI
- CHE LA CONCESSIONE DI PIÙ SPAZIO NON SOTTRAGGA LA POSSIBILITÀ AL SINGOLO CITTADINO DI VIVERE LO SPAZIO PUBBLICO E COLLETTIVO DI UNA PIAZZA O DI UNA STRADA
Contro il lavoro nero non ci sarà un vaccino… tocca a noi creare gli anticorpi!