Verso una Rete antisionista e anti colonialista per la Palestina!
Il 17 gennaio ci siamo mobilitati in tutta Italia. A Ravenna assieme agli studenti di OSA abbiamo svolto un flash mob davanti a una delle sedi di Astim azienda d’armi.
Lo abbiamo fatto
- contro il supporto e le complicità militari dell’Occidente al genocidio e alla guerra di Israele volta all’annientamento di tutti i popoli del Medioriente
- contro le complicità del comparto militare italiano, dell’UE e della NATO
- per fermare l’economia di guerra e la nuova corsa agli armamenti intrapresa dai nostri governi
Il nostro governo costruisce l’economia di guerra e si imbarca nella corsa agli armamenti e si discute se aumentare la soglia minima delle spese militari dei paesi NATO dal 2% al 3% o al 5% del PIL (come richiede Trump).
Nel mentre il ritorno di Trump promette una rinnovata aggressività contro l’Iran e chiunque nella regione minaccia l’egemonia occidentale ed un’ulteriore mano libera alla guerra che Israele sta compiendo su tutto il Medioriente, allungando le mani sulla Siria, intensificando i raid in Yemen, violando il cessate il fuoco in Libano e continuando la pulizia etnica in Palestina.
L’accordo per il cessate il fuoco firmato con la Resistenza Palestinese è tregua non è ancora pace. Dobbiamo continuare con la pressione internazionale per realizzare un vero accordo di pace e mobilitarci per una Palestina libera.
In questo contesto fermare veramente la guerra e Israele diventa questione di sopravvivenza per l’intera umanità: è tempo di rompere ogni complicità col sionismo e con la guerra!
In occasione delle giornate di mobilitazione nazionale contro le fabbriche di armi, basi e istituzioni militari, in continuità con il percorso della grande manifestazione nazionale del 30 novembre e per costruire una Rete antisionista ed anticolonialista per la Palestina:
FERMIAMO LE COMPLICITÀ OCCIDENTALI E LA CORSA AL RIARMO