L’incontro della lista Potere al Popolo si è tenuto ieri sera, martedì 19 dicembre nella sede del decentramento in via Aquileia
Fonte: Ravenna Notizie
Ieri sera, nella sala del decentramento di via Aquileia si è tenuto l’incontro costitutivo della Lista Potere al Popolo, intenzionata a presentarsi alle elezioni politiche della prossima primavera e che sta in queste ultime settimane lanciando assemblee costituenti di gruppi locali in varie province d’Italia. “L’affollata assemblea – spiegano gli organizzatori – ha costretto molti partecipanti ad assistere fuori dalla porta, ma è stata l’ultima volta: l’iniziativa partita dagli attivisti del collettivo napoletano “je so pazzo” è sorta proprio per consentire a chi finora è rimasto fuori dalla porta dei palazzi della politica di entrarvi a pieno titolo”.
La lista nasce sulle ceneri dell’esperienza del “Brancaccio” ed il progetto politico è stato illustrato da Maurizio, uno dei giovani del gruppo “Je so pazzo” di Napoli: “È stato trasmesso ai partecipanti tutto l’entusiasmo che anima lo straordinario processo di una costruzione “dal basso”, per la prima volta a livello nazionale, di una lista che intende candidare propri rappresentanti al Parlamento ed è stato dato conto dell’assemblea romana del giorno precedente al Teatro Ambra Jovinelli in cui si è iniziato a stendere il programma elettorale”.
Tra gli esponenti politici locali, è intervenuto Luca Dubbini, consigliere territoriale di Ravenna in Comune, che ha letto un messaggio della ex candidata sindaco per la lista di sinistra, Raffaella Sutter, precisando però che la formazione politica nata da un’esperienza di aggregazione “dal basso” non aderisce ad alcuna lista nazionale, a differenza invece di Rifondazione Comunista e del Partito Comunista Italiano che hanno deciso di sostenere convintamente l’iniziativa di Potere al Popolo, come confermato in assemblea dai rispettivi segretari provinciali.
“Verranno presto fatti seguire nuovi appuntamenti – aggiungono e concludono i promotori della lista -, con l’intenzione di dar voce, finalmente anche in Italia, ad una visione del futuro che consenta di voltare pagina dopo i danni del liberismo sfrenato che ha prodotto la cosiddetta “crisi”, in realtà la ristrutturazione politica/economica/finanziaria, in cui continuiamo a vivere. Un nuovo inizio che non potrebbe certo vedere la luce ad opera degli stessi protagonisti che ci hanno portato alla situazione italiana e che si ricandidano, in tutte le altre liste che si vanno oggi formando, a mantenerci fuori dalla porta”.