Venerdi 14 Febbraio saremo in piazza insieme alle lavoratrici e ai lavoratori precari della scuola per denunciare che “24 mila non bastano!”.
Per il concorso della scuola secondaria sono stati messi a bando solo 24.000 posti, ma il numero di cattedre disponibili, da coprire con le assunzioni, è di gran lunga maggiore e lo confermano le oltre 150.000 supplenze annuali, assegnate, nell’anno scolastico in corso, ai docenti precari di Seconda e Terza Fascia d’istituto.
Va ricordato che, lo scorso anno, i sindacati confederali ritirarono lo sciopero del 17 maggio, accettando un “pacchetto-fuffa” di accordi con il precedente governo giallo-verde, che prevedeva una generica e vuota promessa sul reclutamento, oltre che un non precisato impegno contro la regionalizzazione differenziata. La vaghezza politica e programmatica di tale accordo ha avuto, come esito immediato, il procedere senza freni verso la regionalizzazione differenziata e una pasticciata e ridicola proposta per la stabilizzazione.
Quegli stessi sindacati che firmarono l’accordo, poche settimane fa, hanno annunciato una mobilitazione, a seguito di un mancata intesa, sul concorso, con il governo attuale e, tra i nodi della non avvenuta concertazione, compare il rifiuto, da parte dell’amministrazione centrale, di pubblicare la batteria di test selettivi.
Non siamo di certo contrari alla pubblicazione delle batterie di test, ma riteniamo che ciò non possa costituire il terreno di lotta per il superamento del precariato scolastico. Piuttosto, riteniamo che l’unica vera richiesta che deve essere fatta nei tavoli di concertazione sia l’assunzione di tutti i precari che hanno già parecchi anni di servizio, la trasformazione degli organici di fatto in organici di diritto, corsi gratuiti, a carico dello Stato, per le specializzazioni sul sostegno, e l’aumento del numero di posti del concorso per i neolaureati.
Riteniamo, altresì, urgente riprendere la lotta contro la Buona Scuola, la mercificazione della cultura e il suo asservimento al mercato.
Venerdi 14 febbraio saremo nelle piazze di Milano, Cagliari e Firenze anche per rivendicare la parità dei diritti contrattuali tra docenti precari e docenti di ruolo, l’adeguamento dei salari a quelli europei e un serio piano di investimento sull’edilizia scolastica.
Potere al Popolo!