Comunicato stampa di resoconto dell’Assemblea di Potere al Popolo a Parma del 31 gennaio 2018
Dopo il risultato incoraggiante della raccolta firme (quasi mille, in poco meno di una settimana), Potere al Popolo attira su di sé ancora una volta l’attenzione in città.
Alle 21 di ieri sera, in un Auditorium Toscanini affollato ben oltre la sua capienza, con tutti i 200 posti occupati e persone in piedi, la nuova lista di movimento ha lanciato il suo appello a chi non ha più intenzione di “turarsi il naso”.
Ma non solo. I sei candidati in corsa per le politiche del 4 marzo nei collegi locali, hanno rinnovato l’invito a partecipare attivamente alla campagna elettorale. «Abbiamo bisogno di tutti – dice a margine dell’assemblea, una delle candidate, Nicoletta Ariosi – perché la nostra forza non sta certo nelle possibilità mediatiche: sono le persone che credono come noi nel nostro programma.
E non possiamo che essere fiduciosi, basta guardare la grande risposta che la città ci ha dato, prima con la raccolta firme e ora con la straordinaria partecipazione, la bellissima festa di stasera».
A turno, i rappresentanti sul palco hanno spiegato dal proprio punto di vista l’importanza del nuovo soggetto politico e il motivo che ha spinto ognuno di loro, mai candidati in precedenza, a esporsi in prima persona .
«Non è vero che la coperta è corta per tutti come continuano a ripeterci – afferma Andrea Bui –, basta pensare al concentramento del potere economico nelle mani di pochi: progressività fiscale, rifiuto del pagamento degli interessi sul debito, nazionalizzazione delle imprese strategiche e di quelle che delocalizzano. Sono tutte proposte politiche che si possono attuare ed è solo una parte di quello che vogliamo. Queste elezioni sono tamburi che annunciano il nostro arrivo: non ci fermeremo certo al 4 marzo».
Stefano Carosino affronta il problema dei trasporti, un argomento delicato, date le ultime notizie di cronaca. «Per anni hanno cercato di farci credere che la privatizzazione di servizi pubblici fosse il modo per abbassare i prezzi e migliorare i servizi stessi. Se guardiamo i numeri, invece, è l’esatto opposto: i prezzi continuano a salire e le cifre degli incidenti sembrano un bollettino di guerra. L’unico modo di fare gli interessi dei cittadini è rimettere ciò che è d’interesse pubblico sotto un controllo altrettanto pubblico».
La scuola è l’argomento su cui si concentra Margherita Becchetti, insegnante e ricercatrice del Centro studi movimenti. «Potere al Popolo – dice – ha un’altra idea di istruzione, radicalmente diversa da quella che tutti i governi negli ultimi vent’anni hanno portato avanti. Ogni mattina, in aula, prima ancora della materia di cui mi occupo, cerco di insegnare ai miei studenti quali sono i loro doveri ma anche quali sono i loro diritti. Le scuole sono luoghi in cui, sopra ogni altra cosa, va stimolato e coltivato il senso critico. Non è accettabile che i nostri figli vengano formati per soddisfare gli obiettivi di profitto delle imprese».
Emilio Rossi, invece, affronta il tema migranti. «Bisogna cambiare la nostra prospettiva in materia. Possiamo determinare un nuovo corso solo con un reale impegno al disarmo e alla promozione della pace in paesi dove, invece, l’Italia stessa esporta armi e dove si concentrano interessi economici degli stati più ricchi. Per quanto riguarda lo Ius Soli, d’altro canto, approvarlo è solo una questione di buon senso».
Tanti applausi dalla platea, composta da persone diverse, di ogni età e incuriosite dal nuovo movimento.
Parma, 1 febbraio 2018