Abbiamo chiuso poco fa la discussione e la votazione in Consiglio comunale della nostra mozione che chiedeva la chiusura dell’inceneritore di Livorno.
Nella mozione erano definiti in maniera chiara i dati e gli elementi che ci portano a supportare l’idea che la nostra città non possa più attendere la chiusura di un impianto quale l’inceneritore, ormai vecchio e molto inquinante.
Non è novità di oggi ciò che il nostro impianto produce: primo tra tutti l’inquinamento che impera sul nostro territorio e che è spaventoso nelle classifiche della salute pubbliche, come anche le stesse falle economiche che sono frutto di una visione monca del problema come quella che ha questa Amministrazione a trazione Partito Democratico.
Riconosciamo che le risposte che ci sono state date dai vari rappresentanti del Partito Democratico livornese siano parte del problema. Non solo omettono di aver fatto calare vertiginosamente la raccolta differenziata in città ma, oltretutto, dicono che l’inceneritore chiude il ciclo dei rifiuti (quando invece ne produce e di molto pericolosi).
Inoltre la gravità politica non risiede unicamente in questi elementi ma -anche e soprattutto- nella mancanza di visione per il nostro territorio poiché nessuna ricetta è stata trovata da questa Amministrazione e dal PD se non quella di spostare il problema al 2027. Come lo vorrebbero fare precisamente? Non lo sappiamo, perché ad oggi non ci sono atti formali e di indirizzo sottoscritti e rilanciati dalla maggioranza politica della città che possano darci una idea di ciò che porteranno in discussione nella conferenza dei servizi prossima ventura del 22 gennaio.
In aggiunta, durante il corso della discussione, abbiamo proposto un auto-emendamento il quale proponeva di dare un primo segnale verso la chiusura dell’inceneritore subito in sede di conferenza dei servizi del 22 gennaio e che dunque lasciava aperto uno spiraglio, una interlocuzione.
E’ imbarazzante la mancanza di idee di questa Amministrazione, che preferisce continuare ad utilizzare il medesimo canovaccio teatrale di questi 5 anni nel quale si continua a raccontare ai cittadini ed alle forze politiche -salvo che ci credano- che l’inceneritore deve continuare a vivere affinché muoia nel 2027. Poco importa se nel frattempo viene meno la salute di una fetta importante della cittadinanza e poco importa se il 2027 è lontano, se si dovranno spendere decine di milioni di euro di soldi pubblici per metterlo a norma, se non ci sono “pezze di appoggio” amministrativo che impegnino formalmente il Comune di Livorno nel perseguire questo percorso, ma evidentemente ciò che importa è non creare malumori nella nascente coalizione composita del centro-sinistra caratterizzata da una parte che è pro- inceneritore ad ogni costo.
Spesse volte la mancanza di idee e programmazione futuribile è peggio di chi ha una visione chiara, seppur dal nostro punto di vista da combattere, per la città.
Si preferisce dunque attendere la prossima tornata elettorale, così che nel frattempo si possa continuare a mantenere in stato vegetativo, a suon di soldoni, un impianto di per sè morente.
Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano gli alleati del Partito Democratico pronti a spergiurare che quel partito è diverso, che ha una visione civica, e che “è di sinistra”…
A voi tutti e tutte le valutazioni rispetto alla votazione della nostra mozione che ha visto concorde il Partito democratico e la destra cittadina: divisi negli intenti ma uniti nel voto contro i livornesi.