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[LIVORNO] L’AMMINISTRAZIONE RIVENDICA AIRBNB, SERVONO INVECE TUTELE ABITATIVE!

L’attuale amministrazione a guida Partito Democratico esulta, nella persona del Sindaco Luca Salvetti, per l’accresciuto interesse del mercato turistico nei confronti di Livorno. 

I dati presentati oggi sul Tirreno riferiscono, nello specifico, che le presenze turistiche sono aumentate circa del 40% rispetto al 2019. In particolare, il Sindaco riporta la comparsa della nostra città tra le ricerche di tendenza nel nostro paese sulla famosa piattaforma per affitti brevi chiamata AirBnB, insieme a città come Riccione, Sanremo e Firenze.

Però, proprio il collega fiorentino di Salvetti, il Sindaco Nardella, si è distinto negli ultimi mesi per essere stato il primo sindaco d’Italia a tentare di arginare il turismo approvando una delibera (al momento sospesa a causa di ricorsi al TAR) che blocca le nuove licenze per gli affitti brevi. Il centro-destra fiorentino ha subito iniziato la propria lagna, etichettando la misura come un attacco alla proprietà privata che, a quanto pare, vale solamente per i padroni immobiliari ma non per la popolazione che abita quotidianamente una città e che è vittima di speculazioni sugli affitti in un periodo di inflazione galoppante.

Il PD livornese, evidentemente impossibilitato a contattare i propri colleghi fiorentini, nei suoi festeggiamenti si dimentica che:

– La maggior parte dei turisti arriva grazie alle crociere, perciò l’aumento delle entrate dovute alla tassa di soggiorno è in realtà esiguo rispetto al suo potenziale. Inoltre, Livorno viene utilizzata  solo come dormitorio a basso costo, determinando un apporto economico di bassa entità nel nostro territorio;

– Il problema della casa è uno dei più pungenti per la cittadinanza ed esultare per il fenomeno degli affitti brevi significa esultare per le difficoltà dei livornesi, che nel futuro prossimo potrebbero trovarsi con degli importanti rincari dell’affitto se non viene individuata una regolamentazione adeguata (argomento evitato dal PD nei passati cinque anni);

– L’overtourism determina un rialzo dei prezzi in supermercati, ristoranti e bar, che si adattano alla spesa di un ricco turista (magari statunitense o tedesco) e costringono ad allontanarsi chi una città la vive tutti i giorni. Se questo fenomeno deve colpire Livorno, vanno individuate delle tutele per chi la città la abita e la anima;

– Il turismo è un tipo di economia fluttuante, e renderlo il centro delle attività livornesi (come mostra appunto la politica organizzativa della giunta PD) significherebbe dipendere interamente dagli introiti della stagione estiva, senza contare il caso, speriamo remoto, di una nuova pandemia.

Inoltre, sono abbastanza ridicole le dichiarazioni dell’assessore Garufo che distingue tra turismo “di massa” ed “esperienziale”, come se l’Estathè sul lungomare fosse qualcosa di unico rispetto al concerto di Roger Waters al Lucca Summer Festival.

Gli sforzi dell’amministrazione ci sono sicuramente stati, ma non sono nulla di innovativo e nemmeno sufficiente: piuttosto, Livorno si è inserita in un trend internazionale (come riconoscono loro stessi) che ha mischiato Covid e inflazione, favorendo i viaggi domestici e a basso costo – tendenza che domani può tranquillamente variare. L’insufficienza del lavoro svolto risalta se paragoniamo la movida estiva con l’offerta invernale: chi resta a Livorno, soprattutto se giovane, si trova davanti a una monotonia deprimente. Come pensiamo di far restare le nostre menti più eccelse se d’inverno moriamo? Come pensiamo di rendere le nostre strade sicure se le desertifichiamo? Il calo demografico non fa altro che confermare, visto che dal 2010 a oggi abbiamo perso ottomila abitanti.

È necessario valutare attentamente il fenomeno turistico con dati alla mano, agendo nell’interesse dei cittadini e di chi a Livorno vuole restare, proponendo un’economia urbana che sia in accordo con le nostre specificità territoriali, nel rispetto della natura e della salute dei suoi abitanti. In questo quadro il turismo può essere di supporto, ma non può sostituire le nostre vocazioni, che sono le uniche a permetterci di vivere in questa stupenda città.

Potere al Popolo Livorno

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