Il governo italiano, prima con Draghi e poi con Meloni, si è intestato una corsa al riarmo e continua l’invio di armi in Ucraina e nei territori di guerra, contribuendo a provocare sotto i dettami della NATO un’escalation bellica sul piano internazionale. Tutti i maggiori partiti in Parlamento hanno avvallato queste decisioni, dal PD alla Fratelli d’Italia e al Movimento Cinque Stelle.
Il rischio concreto è quello di una guerra sempre più estesa a danno dei popoli, le cui conseguenze avvengono anche alle nostre latitudini con inflazione e incremento dei prezzi dei beni di prima necessità e del settore energetico a danno dei settori popolari e delle fasce sociali più deboli.
Come Unione Popolare siamo sempre schierati contro la guerra, l’invio di armi, l’economia di guerra e per l’uscita dalla NATO. Sappiamo che la nostra regione ospita un gran numero di infrastrutture strategiche, di poli logistici militari, di aziende del settore bellico. Crediamo che la politica, anche quella locale, abbia il dovere di contrastare questa deriva. Pretendiamo per questo che il Lazio diventi “una terra di pace”.
Pretendiamo l’interruzione immediata del transito di mezzi militari o di trasferimenti di armi verso territori di guerra dagli aeroporti della Regione e transitanti sulle nostre strade. Vogliamo la demilitarizzazione del territorio e il no alle basi militari, in special modo a quelle vicino ai quartieri abitati. Pretendiamo la riconversione delle industrie del settore bellico ad uso civile e l’interruzione della collaborazione tra istituti di ricerca e università con le industrie del settore bellico.
Per dare un segnale fermo contro le guerre e per schierarci contro l’ennesimo invio di armi che il governo Meloni sta vagliando in questi giorni, saremo domenica 5 febbraio alle 10 e 30 davanti all’Aeroporto militare di Pratica di Mare.
FUORI DALLA GUERRA! FUORI DALLA NATO!
Unione Popolare Lazio
𝗔𝗘𝗥𝗢𝗣𝗢𝗥𝗧𝗢 𝗠𝗜𝗟𝗜𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗣𝗥𝗔𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗗𝗜 𝗠𝗔𝗥𝗘