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Il 26 Marzo convergiamo su Firenze! Per il lavoro, i diritti, la dignità!

Abbiamo seguito fin dall’inizio la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della GKN contro la chiusura e l’ipotesi di delocalizzazione.

Abbiamo accolto il loro invito a collaborare, ci siamo messi all’ascolto e abbiamo messo le nostre competenze al servizio del Collettivo di Fabbrica, per scrivere una proposta di legge contro le delocalizzazioni che, invece di piombare dall’alto su chi lavora, fosse scritta direttamente dalle lavoratrici e dai lavoratori coinvolti.

Parliamo della proposta di legge contro le delocalizzazioni che, sostenuta da un appello pubblico con oltre 50000 sottoscrizioni, è stata presentata alla Camera e al Senato da diverse deputate e senatori e ha ispirato anche un emendamento alla legge di bilancio.

La proposta è in attesa di calendarizzazione, mentre l’emendamento è stato bocciato. Non siamo stupiti, non ci eravamo illusi di un esito diverso. Ma abbiamo dimostrato innanzitutto che è possibile legiferare secondo la volontà popolare e non contro, e poi che è possibile – anzi, necessario – immaginare una forma di intervento dello Stato che, lungi dal mortificare l’iniziativa privata, ponga dei limiti alle azioni speculative, difenda il territorio nazionale dal depauperamento produttivo in atto, favorendo chi ha il coraggio di investire in idee, sviluppo, tecnologia con lo sguardo orientato al futuro e non al tornaconto immediato, ma soprattutto tutelando la vita, il lavoro, la dignità e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori di questo paese.

In questi mesi, prima e dopo la votazione di bilancio, abbiamo girato l’Italia, insieme al Collettivo di Fabbrica, per presentare la proposta di legge in città grandi o piccole da nord a sud. Abbiamo spiegato come sia possibile immaginare uno Stato che torni protagonista della programmazione dello sviluppo di un paese, e che rispetti concretamente il dettato costituzionale relativo ai rapporti tra impresa privata e utilità pubblica.

Abbiamo parlato della nostra proposta in moltissime città e continueremo a farlo, nonostante gli eventi drammatici in corso. A maggior ragione, forse, perché ciò che sta accadendo ci spinge ancor di più a comprendere l’urgenza di riprendere in mano il nostro destino per inventare un avvenire differente.

Nel frattempo, le lavoratrici e i lavoratori della GKN non sono rimasti fermi, né si sono accontentati della sospensione della procedura di licenziamento seguita al cambio di proprietà. Hanno girato l’Italia in lungo e in largo per promuovere la manifestazione fiorentina del 26 Marzo, consapevoli che la loro battaglia riguardava tutte e tutti e che, soprattutto, non è possibile vincerla da soli. Solo attivando un processo di convergenza, unendo le lotte e le vertenze, è possibile trasformare la loro battaglia in una rampa di lancio per un nuovo ciclo di mobilitazioni, per una nuova idea di futuro del lavoro e del diritto al lavoro nel tempo dei cambiamenti globali.

È qualcosa in cui crediamo fortemente, ed è per questo che aderiamo e saremo fisicamente presenti alla manifestazione del 26 Marzo prossimo.

 

Telefono Rosso- Potere al popolo, Giuristi Democratici, Comma 2, Massimo Capialbi, Danilo Conte, Giulia Frosecchi, Francesca Maffei, Giovanni Orlandini, Pier Luigi Panici, Marzia Pirone, Paolo Solimeno, Silvia Ventura

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