Sabato 30 e domenica 31 ottobre il presidente del Brasile Jair Bolsonaro sarà a Roma per il G20, e il giorno successivo si recherà in Veneto per presenziare alla cerimonia con cui la giunta comunale di Anguillara Veneta (PD) intende conferirgli la cittadinanza onoraria (pare infatti che il bisnonno di Bolsonaro sia partito da qui nell’800 per emigrare in Brasile).
Bolsonaro è stato eletto presidente del Brasile nel 2018, in un’elezione falsata dall’arresto e dall’esclusione illegittima dell’ex-presidente Lula, e da allora rappresenta una minaccia per la democrazia brasiliana e per tutte le forze politiche progressiste e i movimenti sociali che la animano: non si è mai preoccupato di nascondere il suo apprezzamento verso la dittatura militare che dal 1964 al 1985 ha governato il paese grazie a tortura e repressione, ha attaccato la comunità LGBTQI+ (le indagini sull’omicidio dell’attivista e consigliera comunale di Rio de Janeiro Marielle Franco sono arrivate a coinvolgerlo), ha promosso politiche neoliberiste contro i lavoratori e le lavoratrici e le classi popolari del Brasile, ha portato avanti la distruzione di terre e aree della foresta pluviale amazzonica scagliandosi contro i popoli indigeni, incoraggiando furti, attacchi alle comunità e uccisioni, e sostenendo il mondo dell’agribusiness, gestito da multinazionali che per produrre ed esportare cibo (soia e carne in primis) distruggono senza alcuno scrupolo le basi materiali della vita di milioni contadini ed interi ecosistemi – senza contare che il modo in cui Bolsonaro e il suo governo hanno gestito la pandemia ha portato il Brasile a contare oltre 20 milioni di contagi e ad essere il secondo paese al mondo per decessi (oltre 600.000).
Proprio pochi giorni fa, mentre la sindaca di Anguillara preparava la cerimonia di lunedì 1 novembre, una commissione del Senato brasiliano presentava un rapporto in cui si afferma che Jair Bolsonaro deve essere accusato di crimini contro l’umanità per la risposta all’epidemia di Covid che ha provocato uno stratosferico numero di decessi, oltre che per uso illegale di fondi pubblici, falsificazione di documenti e promozione di false cure.
Già un anno fa, nel settembre 2020, questa situazione aveva prodotto una mobilitazione internazionale, promossa da numerose organizzazioni politiche, sindacali e sociali brasiliane con lo slogan “Fora Bolsonaro!”, a cui Potere al Popolo aveva convintamente aderito. Adesso, per tutti questo motivi appena la notizia della sua presenza in Veneto è cominciata a trapelare tutte le forze politiche e sociali, tutti i cittadini e le cittadine che credono nella giustizia sociale, nell’antifascismo e nella solidarietà internazionale hanno hanno cominciato a organizzarsi per contestarlo. Gli appuntamenti di lunedì 1 novembre sono due: alle 09:30 ad Anguillara Veneta e alle 14:00 a Padova; come Potere al Popolo saremo presenti a entrambi, riteniamo inaccettabile la decisione presa dalla giunta di di Anguillara (che avrebbe mille altri modi per ricordare le migrazioni che hanno fatto la storia del Veneto e dell’Italia, e quelle che tuttora continuano a farla) ed esprimiamo profonda solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici e a tutto il popolo brasiliano, al MST – Movimento dos Trabalhadores Sem Terra e ai movimenti sociali che da anni lottano contro Bolsonaro e contro il blocco sociale reazionario e fascista che egli rappresenta.
Versão em língua portuguesa
BOLSONARO EM ANGUILLARA VENETA?
SE ELE ESTIVER LÁ, NÓS TAMBÉM ESTAREMOS LÁ!
FORA BOLSONARO DO BRASIL E DA ITÁLIA!
Potere al Popolo apoia a mobilização contra Bolsonaro no Veneto!
Pode soar como uma brincadeira, como uma notícia falsa. Mas é verdade: Bolsonaro receberá o título de “cidadão honorário” de Anguillara Veneta (em Padova, no norte da Itália) nesta próxima segunda-feira (1 de novembro). Foi a prefeita da cidade, Alessandra Buoso, que propôs a homenagem e a Câmara de Vereadores aprovou.
O presidente brasileiro Jair Bolsonaro estará em Roma para o G20, e na segunda-feira irá ao Veneto para assistir à cerimônia na qual o conselho municipal de Anguillara Veneta (o bisavô de Bolsonaro partiu deste lugar no século XIX para emigrar para o Brasil).
Há poucos dias, quando a prefeita de Anguillara se preparava para a cerimônia na segunda-feira, 1º de novembro, uma comissão do Senado brasileiro apresentou um relatório afirmando que Jair Bolsonaro deveria ser acusado de crimes contra a humanidade por sua resposta à pandemia da Covid que causou mais de 600 mil mortes no Brasil, bem como pelo comportamento anti-vacina, falsificação de documentos e promoção de falsas curas.
Já há um ano, em setembro de 2020, esta situação havia levado a uma mobilização internacional, promovida por numerosas organizações políticas, sindicais e sociais brasileiras sob o lema “Fora Bolsonaro!”, que a Potere al Popolo endossou de todo o coração. Agora, por todas estas razões, assim que a notícia de sua presença no Veneto começou a vazar, todas as forças políticas e sociais, todos os cidadãos que acreditam na justiça social, anti-fascismo e solidariedade internacional começaram a se organizar para protestar contra ele.
Haverá dois compromissos na segunda-feira 1º de novembro:
às 09h00 (4h da manhã do Brasil): em Anguillara Veneta
às 14h00 (9h da manhã do Brasil):em Pádua