Ad un anno di distanza torna una festa di Potere al Popolo a Bologna, questa volta allargando a tutta la regione e chiamando nuovamente le tante assemblee a discutere di politica e prospettive.
È stato un anno difficile dal punto di vista politico, dove abbiamo visto la Lega mostrare sempre più il suo volto autoritario e razzista e il movimento 5 stelle dimostrarsi sempre più marginale e inadeguato a rispondere alle istanze dei ceti popolari che avevano creduto ad una possibilità di riscatto attraverso vane promesse elettorali come quella del reddito di cittadinanza o dell’abolizione di dispositivi odiosi e antipopolari come la legge Fornero e il Jobs Act.
Ma è stato anche un anno importante per noi: Potere al Popolo ha cominciato a radicarsi sui territori, aprendo case del popolo, praticando il mutualismo, stando in prima fila per la difesa dei lavoratori, contro le devastazioni ambientali, per l’internazionalismo, per l’uguaglianza di genere. È stato un anno in cui abbiamo dato gambe e radici concrete al nostro entusiasmo, sempre più convinti che oggi di Potere al Popolo ci sia bisogno più che mai! Si nota infatti come ci siano nella società forti richieste di riscatto, di giustizia sociale e ambientale che si esprimono in diverse forme ma che non trovano risposte dalla politica e non le cercano più né in vecchie formule di centrosinistra, dimostratesi a più riprese fallimentari, né in una cultura ed un approccio politico diffusi a sinistra che non si riconoscono più col proprio blocco sociale e che dimostrano un atteggiamento ormai di assenza di comprensione dei suoi bisogni e di come questi si trasformano in consenso politico verso opzioni di destra.
Vogliamo renderci utili al nostro blocco sociale e organizzare quelle richieste, che sono anche le nostre, per dare loro maggior peso nella società e nelle istituzioni.
Ci siamo convocati poche settimane fa in un’assemblea regionale. Vogliamo far crescere Potere al Popolo nel nostro territorio e per farlo abbiamo bisogno di confrontarci, coordinarci, aiutarci reciprocamente, anche in vista dell’appuntamento delle prossime elezioni regionali. Abbiamo individuato come centrali per l’azione comune sul nostro territorio alcuni temi.
Innanzi tutto il lavoro, sempre più precario, sempre più impoverito quando non gratuito, caratterizzato da differenza di salario fra i generi. Vogliamo parlare di lavoro stando al fianco di chi non abbassa la testa, i lavoratori delle (pseudo)cooperative che lavorano nell’agroalimentare, nella logistica, nelle tante filiere produttive della nostra regione, ma anche nella cura, settori che più di ogni altro hanno subito le ristrutturazioni neoliberali imposte dall’Unione Europea tramite le PAC o le sperimentazioni del lavoro flessibile e precario, poi esportato nel nostro paese con le varie riforme del lavoro fino all’ultimo jobs act.
Poi il tema dell’ambiente, che nella follia capitalista viene messo a valore come una merce, fino al punto di compromettere la vita stessa: una tabula rasa per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, non solo inutili, ma nocive. Per noi occorre difendere il territorio contro la sua privatizzazione totale, che si concretizza anche nell’attacco al diritto all’abitare in favore di speculazioni turistiche o edilizie. Di fronte a città e territori che per esistere e svilupparsi devono piegarsi alle esigenze di impresa poi è ovvio parlare di quell’autonomia differenziata che anche la nostra regione ha proposto, segno che le convergenze tra Pd e Lega sono meno insolite di quanto il teatrino politico voglia farci credere.
Invitiamo quindi tutti a partecipare alla festa regionale, dal 14 al 16 giugno (Bologna, parco della Zucca, via di Saliceto 3): un’occasione per confrontarci su queste tematiche nei momenti assembleari dedicati, ma anche per stare insieme fra buon cibo e musica. Nell’assemblea conclusiva di domenica cominceremo a costruire la presenza di Potere al Popolo! in vista delle prossime elezioni regionali, non un mero appuntamento elettorale, ma un’occasione per far irrompere nel trito chiacchiericcio della vecchia politica il sudore, i lividi, la rabbia e la vitalità di chi lavora nell’immenso retrobottega delle nostre città-vetrina.
Le assemblee di Potere al Popolo dell’Emilia Romagna
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