Questa mattina abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di lavoratori e pendolari che in questi giorni stanno facendo i conti con la drastica riduzione delle corse decisa da Trenitalia per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Si tratta di persone costrette a viaggiare in questa situazione per motivi di lavoro e di salute. Molti di questi viaggiatori sono in servizio presso gli ospedali romani, alcuni lavorano nel settore del trasporto pubblico o della logistica, altri sono in cura in centri specializzati per malattie oncologiche o altre patologie, altri ancora in esercizi commerciali indispensabili come quelli di generi alimentari.
In questo momento non ci interessa fare polemica con la dirigenza di Trenitalia. Il momento è tesissimo e sappiamo che non sempre è facile prendere le decisioni giuste in poco tempo. Ci preme tuttavia denunciare la pericolosità di questa disposizione. Con la riduzione delle corse di questi giorni, infatti, i pochi treni in circolazione risultano spesso sovraffollati e totalmente incapaci di garantire quelle distanze di sicurezza indicate dai medici per evitare il contagio e contenute nei recenti DCPM. Ci sembra evidente che tali assembramenti, in spazi così stretti e circoscritti, costituiscono oggi una fonte di pericolo sia per i pendolari che per lo stesso personale viaggiante di Trenitalia.
Tenuto conto dell’estrema difficoltà della situazione e considerando che la riduzione degli spostamenti è assolutamente fondamentale per arginare la diffusione del Covid-19, riteniamo dunque necessario ripristinare subito il servizio dei treni regionali, limitando le cancellazioni soltanto ai treni interregionali e all’Alta Velocità.
Chiediamo infine ai sindaci di tutti i comuni serviti dalla linea ferroviaria Roma- Civitavecchia di intercedere presso la dirigenza di Trenitalia affinché non si ripetano più tali situazioni di pericolo e si garantisca la salute di tutti e tutte.