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[Catania] Vertenza LTM-ABATE, a Novembre la prima udienza!

Vi ricordate della vertenza dei lavoratori della logistica LTM-ABATE licenziati ingiustamente per un mero interesse speculativo delle aziende in questione?

Erano i lavoratori di un magazzino della Roberto Abate SPA in affitto dalla LTM S.R.L, ma, quando Abate ha venduto la sua catena di supermercati quel magazzino è formalmente sparito dall’asset aziendale e la stessa sorte è toccata agli oltre 40 lavoratori in questione, scaricati dalle due aziende coinvolte come esuberi nel giro di pochi mesi.

Le due aziende erano ovviamente obbligate a tutelare i livelli occupazionali, ma a prevalere, come di consuetudine, è stato il loro margine di guadagno e in un battito di ciglia si sono liberati dei lavoratori assunti con un contratto “vecchio stampo” per sostituirli con nuovi giovani schiavi assunti da cooperative a un terzo del costo, con contratti senza tutele e sotto il ricatto del tempo determinato. Quel magazzino, infatti, ha cambiato padrone, ma è ancora oggi operativo.

Padroni e complici pensavano che bastasse una ridicola offerta economica per comprare il silenzio dei lavoratori, erano probabilmente convinti che questi non avessero gli strumenti per controbattere e organizzarsi, ma almeno due fattori non erano stati presi in considerazione: la risposta immediata, colma di rabbia e consapevolezza, che i lavoratori hanno dato all’ingiustizia subita con scioperi e picchetti e il supporto che come Sportello Legale Contro lo Sfruttamento di Potere al Popolo abbiamo messo in campo fin dal primo giorno.

Qualche mese fa vi abbiamo infatti raccontato questa storia, abbiamo seguito ogni tavolo, costruito iniziative di solidarietà per sostenere le spese legali, abbiamo messo a disposizione di questi lavoratori tutti gli strumenti di cui disponiamo, vi abbiamo parlato e fatto ascoltare dalle loro voci la volontà di non arrendersi al destino che imprenditori senza scrupoli gli avevano riservato dopo anni di lavoro.

A distanza di mesi siamo ancora qui con tutti quelli che, nonostante le chiare difficoltà economiche, hanno deciso di impugnare il licenziamento e non accettare il ricatto delle aziende e a novembre si terrà finalmente la prima udienza!

Il delitto che si è consumato all’interno della compravendita tra Abate, Arena ed altre società è un attacco gravissimo alle tutele dei lavoratori, un attentato alla dignità e alla giustizia sociale che non possiamo accettare e contro cui tutte e tutti dobbiamo schierarci, stretti fianco a fianco con i lavoratori decisi a portare avanti una lotta che sanno bene non riguardare soltanto le loro vite ma quelle di tutte e tutti noi.

Per questo vi invitiamo a seguire questa storia, a sostenere i lavoratori, a esserci alle iniziative e ai momenti di lotta che verranno costruiti, a rimanere aggiornati sulla prima udienza e sullo sviluppo della vertenza…

UNITI SIAMO TUTTO, DIVISI SIAM CANAGLIA!

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