Nonostante la sua posizione di leader nel mercato farmaceutico, nonostante i miliardi che ha guadagnato e che continua a guadagnare dai vaccini contro il covid, il 3 febbraio la Pfizer ha annunciato, sembrerebbe un paradosso, 130 licenziamenti e 80 mancati rinnovi nello stabilimento catanese!
Non c’è certo da stupirsi vista l’avidità di una multinazionale che ha aumentato il prezzo dei suoi vaccini nel bel mezzo di una pandemia globale e che, con l’appoggio dei governi degli stati più ricchi, Italia in testa, si è più volte espressa contro l’abolizione o la sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini, disinteressandosi quindi delle persone dei paesi che non possono permettersi di acquistare le dosi per tutti i propri cittadini, ma anche del superamento stesso della pandemia in tutto il mondo, aimentando il rischio di nuove varianti.
C’è però un problema enorme nel nostro paese, in cui le multinazionali, con la complicità dei governi che si sono susseguiti, fanno quello che vogliono sulla pelle di lavoratrici e lavoratori senza che nessuno a livello istituzionale intervenga.
Noi esprimiamo la massima solidarietà nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici e a Catania sosterremo qualsiasi mobilitazione verrà organizzata per opporsi ai licenziamenti!