“Stamattina ho aperto i giornali e ho visto con stupore il vergognoso titolo di Libero che riporta alcune mie dichiarazioni assolutamente false.
Il giornalismo di destra e aggressivo di Libero in questi anni ci ha abituato a tutto, ma questa è una gravissima diffamazione e calunnia.
Quel titolo va subito rimosso.
Pubblicare un virgolettato di parole che non ho mai detto è da querela.
E infatti procederò per vie legali. Ora basta.
Capiamo che contro un movimento politico in crescita si arrivi a usare ogni mezzo.
Ma non si può speculare sulla morte di una giovane vita per incassare consenso politico. Siamo all’ennesima strumentalizzazione sulla pelle delle donne e degli ultimi. Quello che abbiamo visto in questi giorni è uno schifo.
Ma c’è un limite a tutto.
Doneremo l’eventuale risarcimento della querela alle associazioni che si occupano di violenza di genere con cui collaboriamo ogni giorno.
E continueremo la nostra lotta contro tutti gli stupri, contro tutti gli abusi che ogni giorno subiscono le donne di questo paese dentro e fuori le mura domestiche, contro le discriminazioni sociali e l’assenza di servizi pubblici.”