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Carlo Giuliani: era il 20 Luglio del 2001

carlo-giuliani potere al popolo

Il corpo senza vita a Piazza Alimonda, circondato da una pozza di sangue, è quello del ventitreenne Carlo Giuliani.
Attorno a lui, centinaia di uomini in divisa, in lontananza migliaia di persone, confuse, incredule, immobili.

Carlo è morto. Carlo è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco partito da una della camionette che gli stavano di fronte.

Carlo desiderava un futuro diverso, fatto di libertà, di uguaglianza, di giustizia sociale, senza oppressi e sfruttati costretti a pagare le politiche scellerate dei potenti della terra, che affamano e impoveriscono in nome delle finanze internazionali, dei profitti e dei mercati.

Per questo Carlo si trovava in quella piazza, non da solo, ma insieme a centinaia di migliaia di persone, arrivate a Genova da ogni parte d’Italia e d’Europa.
Carlo aveva ragione, eppure i suoi sogni, le sue speranze sono state stroncare quel 20 luglio di diciassette anni fa.

Il tempo si è fermato quel Venerdì, a Piazza Alimonda.
Tutto è rimasto invariato, o quasi.
A non fermarsi sono state le migliaia di donne e di uomini che tutti i giorni continuano a lottare per un mondo diverso, migliore, per le stesse idee che in quel luglio 2001 riempirono le strade e le piazze di Genova.

Il sogno di una società differente, di un futuro migliore non è terminato.
Spetta a noi costruirlo, giorno per giorno, anche per Carlo.

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