Emilia Romagna

[Bologna] Sportello sociale

l nostro welfare contro la vostra speculazione

– contro l’abbandono dei quartieri popolari
– per la solidarietà dei e nei quartieri
– inchiesta attiva e partecipata sul territorio
– per l’organizzazione contro lo sfruttamento
– uno sportello che guardi alla casa, al reddito, al welfare rubato, al lavoro pubblico
– uno sportello sociale per la riqualificazione popolare degli spazi popolari

Apriamo uno sportello sociale in uno dei quartieri popolari più toccati dai piani speculativi dell’amministrazione cittadina, con la funzione di incontrare chi vi abita e condividere problematiche quotidiane, individuarne con precisione la causa e organizzarci, mobilitarci insieme per reclamare diritti, servizi e buone condizioni di vita.

In particolare, negli ultimi anni c’è un aumento dell’emergenza abitativa, non solo legata agli sfratti e al caro affitti, ma anche alla dismissione graduale dell’ Edilizia Residenziale Pubblica.
La recente delibera regionale in materia condanna allo sfratto molti inquilini e innalzerà i costi del canone, è necessario unire le forze alle realtà che la contrastano insieme all’inquilinato
Molte case popolari sono vuote o murate, Regione e Comune le vendono a grandi proprietari privati mentre ogni anno le richieste inevase sono migliaia, in costante aumento.
Allo stesso tempo le poche rimaste sono spesso in cattive condizioni e con costi sempre più alti per gli inquilini.

Vogliamo più case popolari, di qualità e al giusto prezzo, come risorsa per le tante famiglie che non possono sostenere gli altissimi affitti privati!

Allo stesso tempo, oltre alle tante case popolari, troppi appartamenti, palazzi o intere aree urbane sono sfitte, inutilizzate e trascurate.
Dalla caserma Sani alle ex fabbriche Casaralta e Minganti (il cui progetto iniziale sta visibilmente fallendo) gli spazi che potrebbero rappresentare una risorsa per la vita del quartiere sono dismessi, mentre l’amministrazione cittadina stanzia fondi per opere che hanno utilità unicamente per pochi, danarosi clienti: dalla lussuosa nuova struttura del Comune al People Mover, passando per studentati per ricchi erasmus e il mai finito progetto della Trilogia Navile.

Vogliamo un riuso delle strutture sfitte con finalità sociali, di welfare cittadino, e che per farlo si creino opportunità di lavoro pubblico per i tanti lavoratori disoccupati o saltuari che abitano il quartiere!

Infine, l’amministrazione comunale concede incentivi fiscali e suolo pubblico a cooperative, costruttori e proprietari privati per costruire edifici di cui la popolazione non ha alcun bisogno. Un esempio lampante di questo tipo di speculazione è la Trilogia Navile, un progetto che sta stravolgendo il quartiere con l’intenzione di “attirare la classe media” e fino ad oggi è un’area quasi totalmente inutilizzata.

Vogliamo una riqualificazione del quartiere in senso popolare, che non sia basata sugli interessi del mercato del mattone e del cemento ma su quelli di chi ci abita!

Infine, vogliamo monitorare sulle condizioni dei servizi, dai trasporti alla sanità, che siano pubblici e accessibili a tutti, e creare occasioni di incontro e scambio di punti di vista sulle necessità di un quartiere che è sempre stato, e deve rimanere, accogliente, popolare e a portata di mano di tutti quelli che ci vivono.

Difendiamo i quartieri popolari in quanto luoghi in cui poter convivere, pur con usanze e storie diverse ma con gli stessi diritti, garantiti da un welfare pubblico e non dall’ingerenza privata!

Per realizzare tutto questo occorre costruire unità tra chi abita i quartieri popolari, per reclamare una gestione del bilancio pubblico e della politica cittadina che abbia come priorità
i nostri bisogni e diritti.

Per questo, e per condividere necessità, mancanze, consigli e progetti, vi aspettiamo in
VIA FERRARESE 2 (Circolo Granma)
OGNI LUNEDI’ dalle 16.00 alle 18.00

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