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[TURCHIA] ERDOGAN PROVA A SILENZIARE L’OPPOSIZIONE E LA STAMPA A POCHI GIORNI DAL VOTO.

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Ennesima retata in Turchia contro attivisti, giornalisti e difensori dei diritti umani!

La continua e sistematica repressione del governo ha raggiunto una nuova fase durante la campagna elettorale. Negli ultimi giorni, almeno 125 giornalisti, politici, artisti e avvocati sono stati arrestati in 21 province del paese. Decine di altri sono ricercati.

I raid della polizia, partiti nell’ambito di un’indagine condotta a Diyarbakır, hanno preso di mira soprattutto l’HDP e organizzazioni della società civile tra cui l’agenzia di stampa Mezopotamya Ajansı (MA), il giornale Yeni Yaşam e l’Associazione Avvocati per la Libertà (ÖHD).

Le accuse non sono ancora chiare perché c’è un ordine di riservatezza sulle indagini ma appare evidente l’attacco per silenziare ancora una volta le opposizioni soprattutto in queste ultime settimane che precedono una tornata elettorale potenzialmente storica per la Turchia. Tra i detenuti figurano, tra gli altri, Ferhat Çelik, editore dell’agenzia di stampa Mezopotamya Ajansı (MA), Abdurrahman Gök, redattore della stessa, Osman Akın, direttore del quotidiano Yeni Yaşam, e Kadri Esen, editore del quotidiano Xwebûn, unico giornale curdo attualmente pubblicato in Turchia.

Come Potere al Popolo denunciamo il clima violento e autoritario nel paese, l’autorizzazione alla vendita di armi alla Turchia da parte del Governo Meloni – in linea con i governi precedenti – e ci schieriamo ancora una volta a fianco delle compagne e dei compagni curdi e turchi che non si arrendono! Libertà per i/le prigionieri politici in Turchia!

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