AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
ALL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA
ALL’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI LUCCA
AI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI LUCCA
ALLA GIUNTA E AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE TOSCANA
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LUCCA
AI SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI LUCCA
Gentilissimi,
inoltriamo questa lettera a margine del presidio indetto oggi, martedì 9 giugno, alle ore 17,00 in piazza Guidiccioni di fronte all’Ufficio Scolastico Provinciale di Lucca, sottoscritta nei giorni scorsi da insegnanti, studenti, genitori, comitati, associazioni e soggetti sindacali e politici lucchesi.
Alla luce della grande attenzione mediatica ottenuta dalla giornata di mobilitazione nazionale dello scorso 23 maggio con manifestazioni in oltre venti città italiane per porre al centro del dibattito pubblico la scuola e chiedere con un’unica voce la riapertura in sicurezza delle scuole a settembre, proseguiamo la nostra campagna per sollecitare l’intervento di tutte le istituzioni per avere una risposta alle nostre richieste e chiudere l’esperienza della didattica a distanza con la fine di questo anno scolastico.
Per rendere possibile la riapertura delle scuole in sicurezza a settembre ribadiamo, come già dichiarato nel precedente presidio di sabato 23 maggio, che sono necessari:
– la riduzione del numero di alunni per classe: non sono più accettabili classi affollate, oltre che per motivi didattici per ovvi motivi sanitari (in questo senso preoccupa moltissimo la recente denuncia di una possibile classe di 35 alunni all’I.T.I. di Borgo a Mozzano); invece, gli Uffici Scolastici Regionali stanno tagliando classi e organici, come diretta conseguenza dei vecchi criteri di formazione delle classi e della mancanza di alunni “ripetenti” per effetto del DL e delle OM di gestione dell’emergenza;
– l’assunzione con concorsi per titoli e servizi e senza quiz di insegnanti con 36 mesi di servizio e personale ATA con 24 mesi di servizio, anche alla luce delle quasi 200.000 cattedre che a settembre risulteranno vacanti in tutto il Paese e della necessità di ridurre e non aumentare, come già detto, il rapporto alunni/insegnanti; l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, che in un primo momento aveva tagliato 118 cattedre nelle scuole toscane (di cui 43 solo nella provincia di Lucca), anche grazie alla mobilitazione in corso si è impegnato a reperire risorse per evitare tale taglio, ma è un impegno ancora da concretizzare e, comunque, insufficiente;
– un piano di investimenti per potenziare gli organici e per l’edilizia scolastica: è assolutamente necessario da parte del Governo incrementare la spesa pubblica in questa direzione, anche alla luce dei recenti sviluppi politici europei con l’ormai prossima adozione di strumenti finanziari straordinari come il Recovery Fund e gli Eurobond che forniranno all’Italia oltre 170 miliardi di euro, di cui circa 90 sotto forma di prestiti a tassi bassissimi e oltre 80 a fondo perduto; invece, il Governo ha stanziato per la scuola la cifra irrisoria e inadeguata di 1,5 miliardi di euro, prevalentemente destinati ancora alle attrezzature digitali e alla DAD.
– l’individuazione di ulteriori spazi pubblici, in funzione o dismessi, per garantire la didattica in presenza di tutte le classi di tutte le scuole, evitando di costringere i Dirigenti Scolastici ad avallare le classi miste o l’alternanza lezioni in presenza/didattica a distanza (in primo luogo viene da pensare ai cinema, ai teatri, alle biblioteche e a tutti i centri culturali e ricreativi)
Promotori:
Comitato Priorità alla Scuola Lucca
CNDP – Comitato nazionale docenti precari “Noi della terza fascia”
CNPS – Coordinamento nazionale precari scuola
Cobas – Comitati di Base della Scuola della provincia di Lucca
USB – Unione Sindacale Lucca
Potere al Popolo Lucca