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[TORINO] CONTROLLO POPOLARE SUI BUONI PASTO: TRASPARENZA SU CRITERI DI EROGAZIONE E CONVENZIONI!

Questa mattina, come Potere al Popolo Torino, abbiamo inoltrato al Comune di Torino un’istanza per chiedere trasparenza nella gestione dei fondi stanziati attraverso l’ultimo DPCM del 28 Marzo, convertibili in buoni pasto per le famiglie in difficoltà.

Abbiamo già denunciato l’insufficienza di questa misura adottata dal Governo, confermata dai dati riportati in Gazzetta Ufficiale ripartiti per singoli Comuni. Come vediamo anche nel nostro lavoro giornaliero di aiuto solidale per la spesa, aumentano di giorno in giorno i casi di povertà estrema e già ora molte persone non riescono ad acquistare beni di prima necessità.

Le conseguenze economiche della crisi sono appena iniziate. L’impatto nel post-emergenza sarà sconvolgente, riversandosi su chi già si trovava in difficoltà in precedenza, ma anche su fasce sociali che potevano contare su redditi dignitosi. Ai poveri storici (lavoratori, precari, disoccupati, pensionati al minimo), se ne aggiungeranno di nuovi: negozianti, partite IVA (vere o camuffate), artigiani, piccoli imprenditori che stanno vedendo improvvisamente crollare il proprio reddito.
È urgentissima l’adozione di un reddito d’emergenza per tutti, e di misure incisive di sostegno al reddito che intervengano immediatamente ad attenuare gli effetti di questa crisi sui cittadini. I soldi ci sono: occorre rompere, definitivamente e non solo per l’emergenza, i vincoli di bilancio e del debito che dall’Unione Europea ricadono fino ai singoli comuni, introdurre una patrimoniale vera, recuperare i soldi dai grandi evasori a cominciare dalle multinazionali.

Tuttavia, crediamo anche sia fondamentale fare in modo che i fondi stanziati nell’ultimo DPCM e i relativi buoni pasto siano distribuiti coprendo le esigenze dell’intera popolazione che ne ha bisogno, senza alcuna approssimazione o superficialità da parte delle istituzioni preposte.

Riportiamo di seguito le nostre richieste all’Amministrazione Comunale:

  • Adottare e pubblicizzare sul sito istituzionale dell’Ente e con altro mezzo ritenuto idoneo, i criteri di formazione della platea dei beneficiari;
  •  Nonostante la deroga al D.lgs.50/2016, estendere a tutti gli esercizi commerciali con categoria Ateco inerente, lo status di Esercizio Commerciale Convenzionato per l’acquisto dei buoni spesa;
  • Comunicare, quotidianamente, sul sito istituzionale dell’Ente e con altro mezzo ritenuto idoneo, lo stato di erogazione dei buoni pasto, con indicazione del numero di cittadini beneficiari, sino al totale esaurimento del fondo messo a disposizione.

Ci impegneremo nei prossimi giorni a vigilare affinché il Comune rispetti questi adempimenti.

Crediamo, infine, che, affinché gli esigui buoni pasto disponibili per le singole famiglie possano almeno consentire di avere un maggiore potere d’acquisto, e acquistare maggiori quantità di cibo. Questo è possibile solo se il governo e il sindaco intervengono immediatamente presso le principali catene di supermercati, imponendo prezzi calmierati ai generi alimentari di prima necessità. Questo sarebbe davvero un atto reale di giustizia sociale!

SCARICA QUI L'ISTANZA INVIATA AL COMUNE

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