Potere al Popolo non sarà presente sulle schede elettorali degli italiani residenti in Europa. Non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo delle 500 firme necessarie. Abbiamo deciso di sporgere denuncia penale, perché crediamo di aver assistito ad un’inaccettabile negazione dei diritti politici degli italiani all’estero. Discriminazione nel numero di firme da raccogliere rispetto al territorio nazionale, assenza ed impreparazione del personale consolare, intimidazioni per aver organizzato dei semplici volantinaggi al di fuori delle sedi diplomatiche italiane: nei prossimi giorni sarà pronto un dossier completo di tutti gli episodi verificatisi. In ogni caso la campagna politica con e tra gli italiani all’estero non si ferma: già in programma iniziative per il prossimo mese. E intanto continuano a nascere gruppi di Potere al Popolo nelle città di tutta Europa!
La raccolta delle firme per presentare la lista di Potere al Popolo nella circoscrizione estero Europa era fin dall’inizio emersa come una follia nella follia – ma era una sfida che abbiamo affrontato con coraggio ed entusiasmo. Grazie ad un’impressionante mobilitazione dal basso, abbiamo depositato i moduli e raccolto firme in più di venti città europee – da Madrid a Mosca passando per Barcellona, Berlino, Londra, Parigi, Dublino, Budapest, Zurigo, Bruxelles, dando vita ad un network di gruppi di Potere al Popolo all’estero che offre finalmente nuove prospettive di partecipazione politica a tant* che per troppo tempo sono stati abbandonati e tagliati fuori dalla politica italiana. Siamo molto fieri degli sforzi fatti e del risultato ottenuto: 400 firme di iscritti AIRE raccolte in soli dieci giorni! Vorremmo innanzitutto ringraziare tutte e tutti individualmente, perché sappiamo bene i salti mortali che hanno dovuto fare per andare ad apporre una “semplice” firma!
Perché gli ostacoli politici e burocratici che ci siamo trovati ad affrontare si sono rilevati ostici al di là di ogni possibile immaginazione. Già la settimana scorsa, avevamo denunciato l’emergenza democratica che stava caratterizzando la raccolta delle firme per la presentazione della lista nella circoscrizione estero – Europa https://poterealpopolo.org/i-diritti-negati-degli-italiani-allestero/.
Ci siamo trovati a dover raccogliere l’assurda cifra di di 500 firme – senza alcuna sforbiciata del numero totale necessario, differentemente da quanto accaduto invece per il territorio italiano. Forse gli italiani all’estero sono cittadini di serie B?
Inoltre, non era possibile organizzare alcun banchetto pubblico o raccogliere le firme al di fuori dei consolati generali e delle agenzie consolari, unici luoghi utili. La Costituzione italiana non dice forse che compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese? È forse garantita tale partecipazione a cittadini che devono percorrere centinaia di kilometri – e sostenere a volte spese di centinaia di euro – per andare ad apporre semplicemente una firma? È esattamente quanto verificatosi in tutta Europa, considerato che i consolati si sono quasi sempre rifiutati di inviare messi al di fuori dei consolati stessi.
In tanti casi, poi, le persone che si sono recate a firmare appositamente negli orari di aperture dei consolati (assolutamente inaccessibili per chi lavora!) hanno dovuto fare file lunghissime per mancanza di personale agli sportelli preposti. E questo per i fortunati, visto che non sono pochi i casi di chi è dovuto andar via senza possibilità di sottoscrivere la nostra lista, sempre per assenza di personale. Probabilmente il non plus ultra si è raggiunto a Barcellona: nel consolato della città catalana i funzionari non presentavano i moduli validi per il Senato ai cittadini che lì si recavano per firmare per Potere al Popolo! Il risultato è che abbiamo il modulo per la Camera pieno di firme e quello per il Senato vuoto, fatta eccezione per l’unica firma di colui che aveva depositato la modulistica!
In alcune città abbiamo addirittura ricevuto intimidazioni quando ci trovavamo a promuovere la possibilità di sottoscrivere la lista fuori dai consolati. Ostacoli intollerabili per chiunque abbia a cuore, nei fatti e non solo in discorsi vuoti e inutilmente retorici, i diritti politici degli italiani all’estero.
Alla luce di questa esperienza e dei tanti abusi a cui abbiamo assistito, constatiamo dunque con rabbia che il diritto di partecipazione politica degli italiani all’estero è fortemente compromesso. Abbiamo perciò deciso di affiancare alla denuncia politica anche una denuncia penale che sarà presentata nei prossimi giorni. A breve sarà pronto anche un dossier con i vari episodi che a nostro parere testimoniano una condotta lesiva dei diritti degli italiani all’estero.
Considerato che la lista di Potere al Popolo NON sarà dunque presente nella circoscrizione estero – Europa, la follia in Europa finisce qui? Certo che no! Innanzitutto invitiamo chiunque sia temporaneamente residente all’estero (non iscritto AIRE) e volesse votare Potere al Popolo il 4 marzo a tornare a votare in Italia nel comune di residenza, perché chi vota dall’estero potrà votare solo le liste presenti sulle schede delle circoscrizioni estere – e Potere al Popolo, purtroppo, non ci sarà.
Per i tanti e le tante che non possono tornare o che sono iscritti all’AIRE, abbiamo già in programma altri modi per continuare a partecipare al processo politico e fare sentire la nostra voce in questa tornata elettorale. Nei prossimi giorni aspettatevi novità su questo fronte! Abbiamo sempre detto che nessun* sarà lasciato solo, che costruiremo comunità e solidarietà laddove oggi c’è solitudine e frammentazione. E non ci fermeremo certamente ai confini nazionali!
Dov’era il no faremo il sì!
Potere al Popolo!