Oggi il primo banchetto di Potere al Popolo.
E quando parli di immigrazione, ti dicono sempre che gli immigrati dovrebbero tornare a casa loro – una delle tante dimostrazioni di come l’egemonia culturale razzista e identitaria sia diffusa anche nelle periferie, dove gli uomini e le donne “pericolosi” al massimo sono tre e passano la giornata nel principale incrocio della città a chiedere qualche spicciolo.
Il problema è sempre chi sta più in basso, chi soffre e ha più difficoltà. La sinistra, la solidarietà, l’impegno civile hanno fallito troppo sui nostri territori.
I circoli di tutti i partiti-e tra poco ci saranno anche le comunali (eh eh eh) – sono sempre vuoti, le assemblee sono faticose e quindi non si fanno, i gazebo non si organizzano mai: si fa un giro per il paese tra i tanti bar disponibili, si parla in quattro mura private e si creano solo progetti personali mai collettivi, mai capaci di andare oltre semplici e fugaci candidature, mai capaci di far valere un punto di vista sul mondo, su tutto ciò che ci attraversa come specie umana.
Tutto è contrabbando di voti, accordi privati, accozzaglie alla rinfusa. Niente che sia radicato, niente che possa rendere davvero credibili.
Insomma, niente che possa far ragionare le persone, niente di niente. Niente che possa tenere in allerta, che possa farci sentire vivi, che possa sviluppare passioni e desideri.
Qui a Volla, ci siamo. Siamo con i piedi per terra. Ma ci piace anche stare un po’ fra le nuvole dell’immaginazione. Perché un tempo, qualche anno fa: tutto questo era impensabile, impossibile. Abbiamo visto il niente, ma adesso lottiamo per qualcosa di più che niente. Qualcosa che possa dare senso comune, far crescere una comunità, proporre una presa di coscienza gioiosa e duratura.
Noi ci siamo e cose belle non mancano: la nostra candidata Maria Rosaria Malapena e la sua forza incredibile, i compagni anche di altre fazioni politiche con cui ci siamo confrontati, i curiosi e le persone che ci hanno promesso di informarsi, di leggere il programma, di provare a parlarne ai figli, agli amici, ai parenti!
