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28/11 ROMA, ORE 11.00, UP CONSEGNA AL SENATO 70 MILA FIRME PER IL SALARIO MINIMO DI 10 € L’ORA

Martedì 28 novembre, alle 11, Unione Popolare consegna al Senato le firme per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre un salario minimo legale di 10 euro lordi l’ora, agganciato automaticamente all’inflazione.

A partire dal 2 giugno, festa della Repubblica fondata sul lavoro, UP e tutti gli attivisti e le attiviste per il salario minimo hanno raccolto più di 70 mila firme in tutta Italia, corredate dai relativi certificati di iscrizione alle liste elettorali dei firmatari.
Si tratta di un numero importante, molto più alto del necessario. Questa cifra dimostra quanto ampia e generalizzata sia stata la mobilitazione popolare, verso una misura necessaria, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di milioni di lavoratrici e lavoratori. Infatti, secondo le stime, sono più di 5 milioni le persone che hanno uno stipendio sotto i 10€ euro l’ora.

Granato e Collot (Pap/Up) “Siamo contenti del risultato, non ci fermiamo, ora occorre costruire la mobilitazione per sostenere la Legge di iniziativa popolare. Il salario minimo è uno degli strumenti con cui contrastare la violenza di genere”. Proseguono Granato e Collot «In settimane in cui si discute di femminicidi e patriarcato, l’introduzione di un salario minimo di 10€ l’ora sarebbe inoltre una misura reale contro la violenza economica del nostro sistema. Le donne, insieme ai giovani, sono i soggetti più colpiti dalle paghe da fame. Secondo i dati dei Caf Acli tra i lavoratori/trici saltuari/e coloro i quali hanno un reddito annuo complessivo fino a 15.000 euro sono il 68% tra le donne, percentuale che scende al 51,5% tra gli uomini. Ma anche tra i/le lavoratori/trici stabili i valori registrati per quella fascia di reddito sono rispettivamente del 24,6% contro il 7,8%. Un salario minimo di 10 euro permetterebbe di uscire da una situazione di violenza che non si manifesta solo in quella fisica, ma anche nella completa dipendenza economica da altri. Con l’inflazione in corso, è urgente e necessario saldare il movimento di questi giorni con questa proposta sottoscritta da decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici contro il lavoro povero.”

Rispetto alle altre proposte di salario minimo, ad esempio a quella presentata dalle opposizioni parlamentari (M5S, Pd, Avs e Azione) di 9 euro l’ora, il testo di UP prevede una cifra di 10 euro lordi l’ora.
10 euro é pari all’80% del salario mediano italiano, una percentuale che garantisce paghe degne, senza contraccolpi occupazionali.
Altra differenza fondamentale, è che nel disegno di legge di UP non sono previsti incentivi per le imprese. In pratica: l’aumento degli stipendi non peserà sulla finanza pubblica, ma sarà a carico delle imprese.

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