Domani alle 10 a Palazzo delle Muse (Viareggio), Stefano Boeri e Giorgio del Ghingaro presenteranno il nuovo Piano strutturale che, nelle intenzioni, dovrà essere attivo dal 2026.
L’amministrazione viareggina non fa un passo indietro, nonostante le notizie degli ultimi giorni sul coinvolgimento di Boeri nel sistema speculativo milanese. Non sorprende, dal momento che l’archistar non è nuovo a indagini di questo tipo: l’incarico, assegnato dal Comune nel 2023, non è stato ritirato nemmeno quando, nel 2024, Boeri viene imputato per turbativa d’asta, false dichiarazioni per il caso della Biblioteca europea di informazione e cultura e per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli.
La nuova inchiesta sulla speculazione edilizia a Milano ha sottolineato inoltre qualcosa che le lotte per la difesa dei territori e del patrimonio pubblico da sempre denunciano. Si tratta del sodalizio tra la politica e i colossi edilizi, come appunto Coima Sgr, il cui CEO Manfredi Catella è al momento ai domiciliari, che, oltre all’attività milanese, ha progetti in corso in mezza Italia. L’azienda ha già messo le mani anche sulla Toscana, con la Manifattura di Firenze, l’acquisto di alcuni palazzi storici e ha tentato, con la complicità dell’allora amministrazione di centrosinistra e della Fondazione Cassa di Risparmio, di realizzare un parcheggio e appartamenti di lusso nella Ex Manifattura Tabacchi di Lucca.
Le ultime vicende giudiziarie quindi non fanno altro che mettere in luce i rapporti di clientela tra imprenditoria e politica, indipendentemente dal colore al governo nelle città. Infatti Catella ha trovato spesso e volentieri sponda in un centrosinistra allineato alle peggiori politiche di sfruttamento dei territori, confermando che il timone politico lo tengono gli affaristi.
Di più, la narrazione sulla rigenerazione urbana e sull’ecosostenibilità delle amministrazioni a guida PD, così come la maschera di pubblica utilità, coprono gli affari dei colossi edilizi e la complicità di una classe dirigente asservita agli interessi economici.
Domani alle 10 saremo in piazza per ricordare a Boeri, a Del Ghingaro e a tutti gli amministratori che c’è un pezzo di società che lotta per la città sociale, per un piano urbanistico realmente inclusivo, che metta al centro il pubblico, il welfare, i servizi, le politiche abitative e i bisogni reali di chi la città la abita e la vive ogni giorno.
Potere al Popolo Toscana
