Sono già 170 i palazzi nei quali, nel torinese, Iren ha staccato il teleriscaldamento perché gli inquilini non riuscivano a pagare il costo delle bollette sempre più esorbitante. Dopo il caso di Grugliasco, infatti, anche ad un palazzo in via Tirreno a Torino sono state interrotte le forniture causa morosità dei condomini.
Intere famiglie che rimarranno al freddo perché impossibilitate a pagare il costo del teleriscaldamento, aumentato del 300% rispetto all’anno scorso, mentre del 100% è aumentato lo stipendio del presidente di Iren, azienda energetica che, come altre, si sta arricchendo sulle spalle dei cittadini approfittando della speculazione e della guerra.
Ma se questa rapina può continuare indisturbata e senza vergogna, arrivando a staccare le utenze a chi si ritrova il portafoglio prosciugato dalla loro sete di profitto, è a causa di una classe politica che gli guarda costantemente le spalle. Pochi giorni fa, infatti, in Sala Rossa il sindaco Lo Russo parlando del teleriscaldamento ha difeso Iren affermando che “Iren non realizza extraprofitti…Assimilare Iren ad altri soggetti – ha precisato – è un errore. Eni, per esempio, il gas lo estrae, Iren no. Nella bolletta quindi non ci sono interventi prodotti da extraprofitti”. Esiste invece “una compensazione tra profitti e perdite. Iren non specula e non lucra sull’emergenza energetica”.
In pratica Lo Russo prova a prendere in giro spudoratamente i torinesi, che sanno benissimo come gli extraprofitti si registrino nel caso di rivendita del gas ad un prezzo superiore (dato dalla speculazione), rispetto a quello dei contratti di acquisto di lungo termine, rendendo dunque il business e la speculazione vantaggiosi non solo per gli estrattori come Eni, ma per tutte le aziende che avevano siglato contratti di lungo termine. Inoltre, nel caso specifico del teleriscaldamento, Iren genera extraprofitti vendendo allo stesso prezzo del gas un prodotto per il quale il gas viene usato solo in minima parte. Una vera e propria truffa.
È vergognoso come una giunta comunale menta e ripeta a macchinetta la versione delle aziende, al fine di garantirne i profitti, invece di tutelare i cittadini che soffrono sulla loro pelle gli effetti della crisi, sotto “l’occhio vigile” dei finti progressisti di Sinistra Ecologista.
Questo è lo specchio della natura intrinsecamente antipopolare della nostra classe politica -con la quale la Meloni ha già dimostrato di essere in perfetta continuità, votando l’invio di armi e l’incremento di spese militari mentre faceva la finta opposizione a Draghi- pronta ad alimentare la guerra per portare avanti gli interessi di Usa e Nato, scaricandone i costi sulle classi popolari.
In tutte le crisi che si sono succedute, la costante è che a rimetterci sono sempre state le fasce popolari ed i servizi ad esse rivolti. Oltre a non poter più accendere i termosifoni, infatti, probabilmente alcuni torinesi non potranno più prendere l’autobus, dato che Lo Russo ha dichiarato come “Alle condizioni attuali, senza interventi regionali o nazionali, la Città non sarà in grado di garantire il trasporto pubblico”.
Questo è lo specchio della natura intrinsecamente antipopolare della nostra classe politica -con la quale la Meloni ha già dimostrato di essere in perfetta continuità, votando l’invio di armi e l’incremento di spese militari mentre faceva la finta opposizione a Draghi- pronta ad alimentare la guerra per portare avanti gli interessi di Usa e Nato, scaricandone i costi sulle classi popolari.
In tutte le crisi che si sono succedute, la costante è che a rimetterci sono sempre state le fasce popolari ed i servizi ad esse rivolti. Oltre a non poter più accendere i termosifoni, infatti, probabilmente alcuni torinesi non potranno più prendere l’autobus, dato che Lo Russo ha dichiarato come “Alle condizioni attuali, senza interventi regionali o nazionali, la Città non sarà in grado di garantire il trasporto pubblico”.
Ora come non mai è necessario sostenere chi ha il coraggio di alzare la sua voce contro queste ingiustizie, come i cittadini teleriscaldati, ed è necessario costruire un’alternativa ad una classe politica che mostra sempre di più il suo vero volto predatorio. Un’alternativa anticapitalista che metta al centro il cittadino e i suoi bisogni e diritti.