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[TORINO] LIBERTA’ PER ILARIA SALIS!

Solidarietà con tutti/e gli/le antifascisti/e di Budapest. Contro l’ondata nera che investe l’Europa.

L’11 febbraio 2023 Ilaria Salis ha partecipato ad una manifestazione antifascista in Ungheria, a Budapest, in occasione di un raduno neonazista che celebra la Giornata dell’Onore, ossia il tentativo delle SS di rompere l’assedio dell’Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale. Da tempo le componenti provenienti da tutta Europa che si ritrovano in questo raduno procedono puntualmente a trasformare in quei giorni le strade di Budapest in una orribile celebrazione del nazismo. Non a caso se l’Ungheria è diventata un palcoscenico confortevole per i nazisti di tutta Europa. Il governo Orbán sta portando avanti feroci politiche di estrema destra spalleggiato anche dalle realtà dichiaratamente naziste del Paese che ne configurano uno dei puntelli più violenti.
L’opposizione verso tutto questo si è manifestata solo a parole da parte di tutti quei Governi e quelle forze politiche europee, tanto di destra che di centro-sinistra che continuano a perseguire scambi politici, commerciali e diplomatici con l’Ungheria e il suo governo. Le posizioni vanno da chi appoggia palesemente le politiche di Orbán a chi al massimo si limita a storcere il naso, magari solo a favore di stampa o telecamere.

L’antifascismo e la democrazia sono una cosa seria, valori sempre da difendere e da riaffermare.

Infatti in Ungheria e nel resto d’Europa si assiste anche a una opposizione sincera e concreta, fatta di mobilitazione dal basso e spirito internazionalista.
È in questo contesto che anche quest’anno tante compagne e compagni hanno portato il loro antifascismo a Budapest per denunciare e contrastare la vergognosa parata nazista.
In quei giorni, Ilaria Salis è stata arrestata mentre si trovava in taxi insieme ad altri antifascisti e ormai da un anno è detenuta in Ungheria in condizioni degradanti e disumane; tra topi e insetti dentro la cella; tra abusi legali e catene nell’aula di tribunale.

L’accusa nei suoi confronti è gravissima: lesioni potenzialmente mortali, per cui la procura ungherese ha chiesto 11 anni di carcere. In realtà si è trattato di lesioni lievissime, risolte nel giro di qualche giorno e gli atti e i video non danno alcuna certezza circa gli atti e l’identità delle persone coinvolte.

Da anni ormai assistiamo a una ondata di estrema destra che sta travolgendo l’Europa e non solo. Ondata all’interno della quale l’Ungheria di Orbán rappresenta un pulsante cuore nero. Come Potere al Popolo siamo sempre al fianco di chi – di fronte all’avanzare dell’estrema destra – si schiera dalla parte giusta e spinto da spirito internazionalista mette a disposizione le proprie energie, il proprio tempo e il proprio corpo per difendere dal fascismo e dal nazismo gli spazi politici e fisici di tutte e tutti noi.

Per portare la nostra solidarietà e contribuire alla battaglia per la liberazione di Ilaria Salis abbiamo deciso di organizzare un’iniziativa di informazione, controinformazione, denuncia e solidarietà.
Il primo obiettivo che ci diamo con questa iniziativa è schierarci chiaramente al fianco di Ilaria Salis, raccontare la sua vicenda e prendere una parola chiara di solidarietà e condivisione al fianco della sua battaglia contro il nazismo e il fascismo, in Ungheria come ovunque. Ci teniamo anche ad esprimere una parola forte contro la criminalizzazione e la demonizzazione della figura di Ilaria – specie in riferimento al suo lavoro da insegnante; categoria alla quale troppo spesso viene appioppato da politicanti e pennivendoli, un surplus di stigmatizzazione. Un perenne “sbatti il mostro in prima pagina” che sembra teso a intimorire un’intera categoria, ad espellere il pensiero critico dalla scuola per lasciare sempre più spazio a militarizzazione e conformismo verso le politiche degli esecutivi.

Parleremo del processo contro Ilaria Salis e di quello che sta succedendo in Ungheria insieme a:

  • Roberto Salis, padre di Ilaria Salis
  • avv.ta Francesca Trasatti, osservatrice per il Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia nel processo Salis e membro del CN di Potere al Popolo
  • Simone Zito, Assemblea Scuola Torino
  • Massimo Congiu, giornalista, studioso di geopolitica dell’Europa centro-orientale
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