Con una Circolare Ministeriale, rivolta ai Dirigenti scolastici e ai Collegi dei docenti, il neo Ministro dell’Istruzione L. Fioramonti invita gli istituti “pur nella loro autonomia, a considerare giustificate le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico”.
Se il gesto può apparire in prima istanza nobile, a ben vedere cela un sottile sapore di “democrazia autoritaria”.
Ma davvero gli studenti, per manifestare per la salvaguardia dell’ambiente, hanno necessità dell’intercessione di un Ministro che ne avalli l’azione di protesta?
D’ora in poi, allora, si dovrà pretendere che gli studenti siano giustificati anche per la partecipazione ai cortei dell’8 Marzo contro la violenza sulle donne, ai cortei per chiedere il rifinanziamento delle scuole pubbliche contro la fatiscenza strutturale degli edifici scolastici o per avere degli spazi assembleari nelle scuole. Eh no questi temi sono troppo forti e non possono essere strumentalizzati!
Gli scioperi hanno sempre una controparte e se non è chiaro che la controparte del corteo del 27 settembre è anche l’attuale Governo, allora forse occorre ricordare almeno qualcosa.
Lo sciopero del 27 Settembre, come si legge sul profilo Facebook di Fridays For Future Italia ha tre rivendicazioni:
1) Fuori dal fossile: raggiungimento dello 0 netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura
2) Tutti uniti, nessuno escluso: la transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come faro il principio della giustizia climatica.
3) Rompiamo il silenzio, diamo voce alla scienza: valorizziamo la conoscenza scientifica, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi più autorevoli di tutto il mondo.
La scienza ci dice da anni qual è il problema e quali strumenti servono per risolverlo. Ora spetta alla politica il compito di agire.
E’ doveroso ricordare che il neo Ministro è membro di quel preciso partito, M5s, che ha fatto marcia indietro sul Tap (Gasdotto Trans-Adriatico) in Puglia, e non ha battuto ciglio quando gli attivisti No Tap sono stati caricati e criminalizzati. Ma il gas cosa è, se non un combustibile fossile?
Se di giustizia climatica dobbiamo parlare, allora non possiamo non ricordare un’altra eclatante marcia indietro del M5s sul Tav della Valsusa e l’alleanza, stipulata per formare il nuovo governo, con il Pd, da sempre dichiaratamente SI Tav e responsabile di azioni repressive contro il Movimento No Tav.
Il riconoscimento da dare alla scienza, che per noi significa assegnarle valore a partire dallo studio a scuola, al fine di rendere consapevoli gli studenti delle connessioni tra modelli di sviluppo e salvaguardia dell’ ambiente e capaci di ipotizzare soluzioni appropriate, è stato annichilito dagli “alleati” di governo. Con la Legge 107/2015, detta Buona Scuola, il precedente governo Pd, ha previsto, infatti, una delega legislativa, poi approvata con Decreto legislativo n.61 del 2017, di riforma degli Istituti Professionali, grazie a cui, a livello nazionale, già a partire dallo scorso a.s. 2018/2019, nel primo biennio di tutti gli istituti professionali di Stato le discipline di Scienze Integrate, Scienze della Terra, Fisica, Biologia, Chimica, sono state ridotte da otto ore settimanali a tre ore settimanali (al primo anno 1 ora di Fisica con la compresenza dell’ITP, 1 ora di Biologia con la compresenza dell’ITP, mentre al secondo anno soltanto 1 ora di Chimica con la compresenza dell’ITF e nessuna ora attribuita allo studio delle Scienze della Terra).
L’invito che facciamo alle studentesse e agli studenti è di andare avanti nella protesta per la salvaguardia dell’ambiente senza paura e rischiando anche di avere un’assenza non giustificata, perché quando si crede in qualcosa si deve essere disposti ad assumersi fino in fondo la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni, e non accettare compromessi al ribasso che hanno solo lo scopo di strumentalizzare e rabbonire l’antagonismo studentesco.
Distruggi il sistema, non il pianeta!
Potere al Popolo Torino