Apprendiamo del fermo di alcuni compagni durante la manifestazione al confine con la Francia avvenuta ieri in Val Susa.
Una risposta degna nei confronti della schifosa provocazione della branca francese dei fascisti di “Generazione Identitaria” che han montato simbolicamente una rete lungo il confine Italo-Francese a simboleggiare la “chiusura” dei confini verso quei migranti che da tutto l’inverno rischiano la vita nel tentativo di attraversare I passi montani coperti dalla neve.
È uno schema che conosciamo bene: ai fascisti viene concessa mano libera per le loro provocazioni mentre a chi li combatte non rimane che subire la repressione di istituzioni a cui i fascisti fanno comodo, perché rendono più difficile la ricomposizione sociale di tutti i settori colpiti dalle politiche di austerità.
Questa vicenda mostra tutta la disumanità dell’ordinamento europeo che lascia alle merci la libera circolazione ma impedisce ai migranti di muoversi liberamente e cercare una vita degna lontano da miseria, fame e guerre.
Chi cerca di salvare vite umane e si muove per supportare queste persone che rischiano la vita tra le montagne viene colpito dalla repressione proprio come accade per le Ong in mare, è accaduto qualche settimana fa per l’alpinista francese che ha salvato una donna incinta, accade ora col fermo di vari compagni tra cui almeno tre italiani.
Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai compagni fermati e ne chiediamo al più presto la liberazione.
Giacomo, Ale, Eleonora Liberi Subito! Liberi tutti!
Potere al Popolo Torino