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[TORINO] PRESIDE CHIAUZZA NON SI SMENTISCE: DALLA PARTE DELLA POLIZIA, CONTRO GLI STUDENTI

A seguito dei gravi avvenimenti di martedì 3 ottobre nel centro di Torino, in cui la Polizia ha agito in modo brutale e violento contro gli studenti che protestavano contro le politiche del Governo di Giorgia Meloni e per i loro diritti, abbiamo letto in questi giorni una miriade di articoli e dichiarazioni, a mezzo stampa e social, da parte di politici e altre personalità.

Nel mezzo del clamore mediatico, si è sentito in dovere di dire la sua anche Marco Chiauzza, il Preside del Liceo Einstein, candidato alle scorse comunali tra le file di Sinistra Ecologista e già protagonista di una spaventosa repressione verso gli studenti, in collaborazione con le forze dell’ordine, e criminalizzazione dell’occupazione studentesca che ha avuto luogo nel suo istituto durante lo scorso anno scolastico.

In primo luogo ha definito gli alunni e i ragazzi presenti alla manifestazione “dei ragazzetti sprovveduti” manovrati dai “fascisti rossi di Askatasuna”, insultando così la loro intelligenza, il loro spirito critico, il loro coraggio nel voler dire no a delle politiche, in perfetta linea con quelle dei governi precedenti, che precluderanno il futuro loro e di tutti gli studenti italiani.

In secondo luogo ha descritto il centro sociale Askatasuna, realtà radicata e inserita nel quartiere Vanchiglia, come un gruppo di terroristi che “cerca e ottiene sangue”. Un’associazione pericolosa e antidemocratica che si basa su argomenti “insensati” e non si dà pace del fatto che chi non la pensa come lei abbia il diritto di parlare. Anche qui il Dirigente Scolastico in questione fa un’analisi semplicistica e sbagliata, che volutamente ignora tutte le azioni e i provvedimenti profondamente antidemocratici, in campo economico, sociale e culturale, che questo governo sta portando avanti, mostrando di essere il perfetto erede sia del governo Draghi sia della sua ultradecennale storia “nera”, sempre dalla parte dei potenti e dei ricchi e non dei poveri e delle minoranze.

Inoltre presenta il corpo della polizia come vittima di una retorica antifascista – quando è palese che ci troviamo di fronte a un problema sistemico presente al suo interno – e arriva a giustificare le azioni violente e aggressive dei reparti mobili verso giovani studenti, rimandando a “lanci di uova e di lattine” e mettendo così tutto sullo stesso piano. Infatti, il mettere sullo stesso piano il lancio di uova con i colpi dei manganelli, come la retorica che vuole dividere chi protesta in “buoni” e “cattivi”, è un tratto distintivo della consueta narrazione del centrosinistra, che mostra di essere un’opposizione di facciata, strumentale alle politiche di questo governo.

Per questo non hanno valore e sono anzi molto gravi queste posizioni, accompagnate da frasi come «sfido chiunque a “tentare di mantenere la calma senza reagire”».

Infine questo Preside illuminato si sente pure in dovere di ammonire l’attuale opposizione a non presentarsi come “succursale dei centri sociali” ma come “una credibile alternativa all’attuale maggioranza”. Possiamo anche qui rispondere ricordandogli che una vera opposizione non può non condannare l’azione delle forze dell’ordine di ieri e la gestione dell’intera manifestazione, macchiata dal sangue di giovani studenti scesi in piazza a rivendicare i loro diritti. Tuttavia sappiamo benissimo e non dimentichiamo che anche gli attuali partiti di centrosinistra presenti in Parlamento quando hanno governato hanno portato avanti le stesse politiche repressive e antidemocratiche, nonostante le belle e commoventi dichiarazioni di queste ultime ore.

In conclusione, come Potere al Popolo, ricordiamo che scenderemo ancora in piazza quando ce ne sarà bisogno, in difesa dei più deboli, degli indifesi, degli ultimi ed esprimiamo la massima solidarietà a tutti i manifestanti feriti. La lotta di classe non si ferma qui.

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