Gli abitanti di Tor Bella Monaca e gli aderenti di Potere al Popolo lanciano un cammino riscatto per la città di Roma e i suoi abitanti, cominciando dalle torri di Via Santa Rita da Cascia dove è stata staccata l’acqua.
Per mesi il governo, la regione Lazio ed il comune di Roma hanno perso tempo, non prendendo le misure necessarie a scongiurare la seconda ondata di Covid i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Per questo oggi serve tutelare la nostra salute ed avere le risorse per poterlo fare: serve un piano straordinario per la sanità pubblica, tamponi gratuiti per procedere al tracciamento dell’infezione e alla cura migliore per i malati. Serve un reddito per tutti coloro che sono senza lavoro e senza mezzi di sussistenza, in modo da poter andare avanti e ripartire prima e meglio possibile.
Le risorse per fare tutto questo ci sono: prendiamole a chi si è arricchito in questi mesi di pandemia, alle grandi multinazionali e ai grandi imprenditori. Diciamo basta ad ogni vincolo di bilancio e alle politiche di rigore europee: è ora che il pubblico torni ad essere centrale nella nostra società, basta con le grandi compagnie e gli speculatori!
Serve che vengano tutelati i nostri diritti. Per questo il percorso di Potere al Popolo parte da un quartiere come Tor Bella Monaca, da troppo tempo abbandonati dalle istituzioni, . Qua, nei giorni scorsi, è stata staccata un’utenza essenziale come l’acqua ad intere palazzine in via Santa Rita da Cascia; un atto che, in piena pandemia, rappresenta una doppia viltà da parte delle istituzioni. Queste ultime si appoggiano alla legge Renzi Lupi, che impedisce agli abitanti di quelle case di raggiungere una regolarizzazione che invece chiedono con forza. Siamo stati ,quindi, a portare la nostra solidarietà agli abitanti di quei palazzi, denunciando questa situazione di ingiustizia insieme all’ASIA USB che da anni difende i diritti di chi abita i quartieri di Roma
L’iniziativa è stata la prima di un ciclo che Potere al Popolo replicherà anche in altri quartieri della città, per denunciare i disagi della cittadinanza abbandonata dalle istituzioni.