Abbiamo ricevuto con preoccupazione la notizia dell’arresto del segretario generale del Partito socialista dello Zambia e di altri 29 membri nella provincia di Copperbelt, circa 300 km a Nord della capitale Lusaka.
Il 20 agosto, durante una riunione tra membri del partito, è stato arrestato e poi rilasciato con l’accusa di violazione della legge che impedisce incontri per evitare la diffusione del covid-19. Questa accusa collide in maniera evidente con le pratiche e gli obiettivi politici del partito socialista e della sua leadership.
La salute della popolazione e in particolare delle fasce meno tutelate, è un aspetto fondamentale del loro programma. Piuttosto, ciò che preoccupa, è l’uso strumentale della pandemia da parte delle organizzazioni al governo. Come in molte parti del mondo il Patriotic Front, partito al governo in Zambia, usa la minaccia globale del Covid19 per ridurre l’agibilità politica delle organizzazioni d’opposizione.
L’arresto del segretario generale Cosmas Musumali e degli altri 29 membri del partito avviene proprio a meno di un mese dalle elezioni suppletive per due seggi nel parlamento.
Inoltre, non è la prima volta che il Socialist party è stato oggetto di persecuzioni e abusi sotto forma di arresti, retate e negazioni di permessi per organizzare riunioni ed eventi pubblici; molto spesso facendo ricorso al “public order Act”, eredità del governo federale coloniale.
In questo contesto, come Potere al Popolo, ci uniamo al coro delle voci che hanno espresso una profonda preoccupazione alla notizia dell’arresto del segretario generale Dr. Musumali, soprattutto in occasione dei prossimi appuntamenti elettorali e delle future elezioni presidenziali del 2021.
Vogliamo esprime il nostro sostegno e solidarietà a tutto il popolo dello Zambia e al partito socialista dello Zambia, contro le persecuzioni politiche, gli arresti e l’uso strumentale dell’attuale pandemia globale affinché possa continuare ad essere uno strumento nelle mani della popolazione per portare avanti lo sviluppo economico, politico e sociale del paese intero.
Solidarity with Cosmas Musumali, General Secretary of the Socialist Party of Zambia, and all those arrested on the 20th August.
We were gravely concerned to hear about the arrest of the Socialist Party of Zambia’ General Secretary along with 29 other members in the Copperbelt Province. On the 20th August a branch meeting was broken up and those present were arrested and then released on charges of violating the regulations on gatherings put in place since the pandemic.
These accusations are in clear contradiction to the party’s principles and objectives.
Public health protections, and the protection of the most vulnerable in society, are fundamental aspects of the party’s programme. What is concerning, then, is how ruling powers are using the pandemic a pretext for repression. As in many other parts of the world, Zambia’s ruling Patriotic Front is using the threat of Covid19 to curtail the spaces in which the opposition can organise.
Indeed, the arrest of our comrade Cosmas Musumali and the other 29 party members has taken place less than a month before two by-elections are due to take place.
Furthermore, this is not the first time the Socialist Party has been subjected to persecution in the form of arrests and refusal of permits to meet or demonstrate, often under the pretence of the Public Order Act, a hangover from the colonial regime.
We at Potere al Popolo would like to extend full solidarity to General Secretary Dr. Musumali, especially at a time when the party is mobilising for upcoming by-elections and the 2021 presidential elections.
We also extend solidarity to the people of Zambia and the Socialist Party of Zambia who are facing increased political persecution, arbitrary arrests, and other forms of repression under the pretence of containing the pandemic. We hope that the party can continue to be a vehicle for change in Zambia, carrying forward a vision of just economic and social development for the entire country.