La polizia belga ha fatto irruzione, stanotte, nella sede di Sterk TV e Medya Haber, due importanti canali televisivi curdi che dal 1995 trasmettono da Bruxelles. In piena notte la polizia federale belga è entrata nelle due stazioni televisive, circondando l’edificio. Non si è trattato di una semplice perquisizione, ma di un’operazione punitiva e repressiva: i poliziotti sono entrati a volto scoperto con la forza negli uffici, facendo più danni possibile, distruggendo impianti, strumenti per la trasmissione, computer e stampanti e trattenendo violentemente i giornalisti e le persone presenti.
La tempistica del raid è significativa: coincide con la Giornata del giornalismo curdo e con un inasprimento degli attacchi organizzati dallo Stato turco contro la stampa curda. Contemporaneamente infatti a Istanbul e Ankara, in Turchia, la polizia di Erdogan ha arrestato 9 giornalisti curdi di Mezopotamya Agency. Il tutto mentre la resistenza kurda del Pkk, la stessa che i nostri media incensavano quando era funzionale a mettere sotto controllo l’Isis, viene violentemente bombardata dallo Stato turco sulle montagne irachene, nel silenzio generalizzato.
Gli accordi tra la Turchia (stato membro della Nato) e gli stati occidentali portano i nostri Governi a tollerare i crimini politici di Erdogan, che nel corso degli anni ha fatto ammazzare e arrestare decine di giornalisti, pur di silenziare le voci della minoranza curda e dell’opposizione politica.
Non solo: come sta accadendo con il silenziamento delle opinioni che denunciano il genocidio e l’oppressione coloniale israeliana contro i palestinesi, anche in questo caso stiamo importando metodi di criminalizzazione del dissenso del tutto incompatibili con la sedicente tradizione liberale e democratica occidentale. Devastare un’emittente pubblica con un’operazione di polizia è un atto intollerabile in qualsiasi paese democratico.
Difendere il diritto delle emittenti kurde a operare in Europa significa difendere la libertà di espressione e dissenso nei nostri paesi. La comunità di Potere al popolo! esprime dunque tutta la sua solidarietà alle redazioni di Sterk TV e Medya Haber.