È notizia di questi giorni l’approvazione in Giunta capitolina della delega ad Acea per PROGETTARE UN SECONDO impianto biogas, già PREVISTO a Roma Nord, nel quartiere di Colli Aniene.
Un quartiere che lamenta gravi difficoltà e problemi di vivibilità a causa del già presente impianto di depurazione Acea nel bel mezzo del quartiere. Un quartiere che splendeva come eccellenza riguardo la raccolta dei rifuti differenziati porta a porta fino a quando, per carenza di mezzi e personale, non è stata abolita a favore del ritorno ai cassonetti in strada. Un quartiere che ha sempre fatto della cura dell’ambiente e del rispetto del territorio il proprio lume, attraverso la cospicua e continua attività dei Comitati di quartiere e dei cittadini che da sempre se ne sono presi cura, nella più totale assenza ed ignoranza delle istituzioni.
Appare dunque quantomeno beffardo decidere di raddoppiare l’impianto biogas, UTILIZZANDO i fanghi di scarto del depuratore per produrre biometano, in un quartiere che già soffre l’inquinamento e il maleodore che crea l’impianto già presente.
E ancora più beffardo è sentire proclamare investimenti sull’economia green dall’assessore Alfonsi in merito alla delega fornita ad Acea in merito. Una delega ad Acea necessaria alla luce dello spossessamento di poteri e funzioni che l’amministrazione sta attuando nei confronti di AMA, societa partecipata dal Comune AL 100%, a favore della cessione ad Acea, la cui maggioranza di azioni è detenuta da privati interessati unicamente al profitto e alla divisione del proventi annuali.
Tutto ciò sarà ovviamente possibile grazie ai fondi PNRR in arrivo, che vanno a sovvenzionare proprio questa tipologia di interventi, in spregio ad ogni proclamata finalità ecologista e green. Questo intervento fa il paio con la concomitante apertura della quarta linea di smaltimento dei rifiuti a San Vittore, nonché con il revamping previsto per l’ormai tristemente celebre TMB di Rocca Cencia, rispetto ai quali già è un atto la mobilitazione dei cittadini del territorio.
L’economia Green di cui parla l’amministrazione è quindi totalmente in linea con la posizione del Governo Draghi: finanziare il privato, distruggere il pubblico, avvelenare i territori in nome del profitto, schiacciare ogni possibilità di un ciclo dei rifiuti sostenibile.
Come Potere al Popolo crediamo infatti che si debba investire su un ciclo dei rifiuti sostenibile e che, attraverso l’investimento nel settore pubblico e l’incremento della raccolta differenziata porta a porta, produca uno scarto minimo e trascurabile, non inquinante, che non vada a costruire nuove discariche.
Crediamo che sostenibilità non significhi propaganda che va a nascondere modelli di sviluppo con costi ecologici e sanitari altissimi, ma investimento per un nuovo modello realmente green e non inquinante, che non avveleni i territori ma punti ALLA RIDUZIONE, al riciclo e riutilizzo.
Per fare ciò però bisogna preporre il benessere dei cittadini e dell’ambiente al profitto: un proposta questa che aborre la Giunta Gualtieri così come il Governo Draghi.
Continueremo a monitorare la situazione e ad affiancare i Comitati nella loro battaglia, convinti che i territori vadano difesi e curati, non avvelenati!