Le alberature stradali sono una parte importante del verde urbano cittadino, soprattutto nelle zone adiacenti un ospedale. Oltre a contribuire a ossigenare l’aria, sequestrare anidride carbonica e attenuare il riscaldamento climatico, svolgono infatti funzioni fondamentali per la vivibilità della città: in questo caso specifico, contribuiscono al benessere psicologico (la vista del verde induce un effetto distensivo) e fisico degli utenti dell’ospedale, regolando il microclima (l’ombreggiamento e l’evapotraspirazione attenuano il riscaldamento dell’asfalto e rinfrescano l’aria estiva). Le alberature svolgono inoltre una non trascurabile funzione ornamentale e abbelliscono la città, rendendola più gradevole e accogliente: nel filtrare l’aria abbattendo gli inquinanti, attenuano il rumore e schermano dalla vista il cemento e altre brutture.
Il verde pubblico è dunque un patrimonio di tutti che merita di essere gestito con la massima cura. Per questo abbiamo appreso con grande rammarico la notizia del taglio di otto pini marittimi sani per fare spazio alla realizzazione del parcheggio pubblico nell’area circostante l’ospedale Ceccarini, lato via Frosinone.
Potere al Popolo chiede dunque come sia possibile che la giunta non sia stata capace di trovare un modo per preservarli nel realizzare il progetto, specie in considerazione dei contenuti dell’incontro con il prof. Stefano Mancuso, botanico di fama internazionale, tenutosi proprio al Palazzo del Turismo di Riccione lo scorso 22 ottobre e intitolato _Come le piante migliorano il nostro ambiente urbano_. In quella occasione gli stessi amministratori riccionesi intervenuti avevano parlato di un progetto che mira a promuovere una città più sostenibile, dove natura e urbanistica si integrano per creare spazi più vivibili e salubri. Peccato che le belle proposte con cui si prova a dar mostra di sensibilità e attenzione verso tematiche che preoccupano i cittadini nella pratica siano solo chiacchiere al vento.