Giovedì sera, nella notte di Halloween, siamo statə nelle strade del centro a Pozzuoli per rivendicare il miglioramento delle condizioni di lavoro che, soprattutto nei nuovi settori esplosi con il boom turistico, rasentano la dignità. Ci siamo travestitə da “fantasmi del lavoro”, riprendendo un percorso che abbiamo iniziato tre anni fa, e abbiamo denunciato le attuali condizioni di lavoro nel mondo della ristorazione, in quello alberghiero e della grande distribuzione. Questa manifestazione, però, è diversa. Non si tratta solo di una denuncia pubblica ma di ben altro ben più importante: abbiamo annunciato la nascita di uno sportello legale e sindacale che supporti i lavoratori e le lavoratrici proprio di questi settori.
In realtà, lo sportello legale nasce da un lavoro pregresso che in città abbiamo già portato avanti assieme a un avvocato del lavoro attivo sul territorio e che ci ha permesso di vincere già alcune battaglie al fianco di lavoratorə.
In questi tre anni abbiamo capito però che, per quanto sia certamente un progresso permettere al singolo lavoratore che si rivolge allo sportello di ottenere una vittoria, dobbiamo andare oltre e lavorare per organizzare tutte le persone che lavorano in questi settori scarsamente sindacalizzati: per passare dalla fase di difesa dei diritti conquistati con la lotta il secolo scorso, all’offensiva e al miglioramento delle condizioni di lavoro. Perciò abbiamo deciso di unire questo lavoro cittadino avviato, da tempo, all’attività del sindacato Slang-USB.
Negli ultimi decenni le diverse misure di smantellamento dei diritti del lavoro e della sua precarizzazione sono riuscite a distruggere la solidarietà tra le lavoratrici e i lavoratori che si sono trovati sempre di più soli, spesso costretti a rapportarsi individualmente con il proprio datore di lavoro, ricattati giorno dopo giorno. Di fronte a questo cambiamento nessun sindacato confederale è risultato all’altezza, ormai diventati utili solo nei luoghi di lavoro che conservano rapporti e strutture simili a quelle del secolo scorso. Questo decadimento dei sindacati confederali, in particolare nella CGIL, non sta in un mancato ammodernamento bensì nell’abbandono della prospettiva conflittuale: si è smesso di lottare per il miglioramento delle condizioni di lavoro, puntando tutto sulla difesa degli equilibri raggiunti e dell’influenza che riuscivano a esercitare.
Perché creare i “fantasmi organizzati”?
Proprio questa mancanza di conflittualità (e quindi incapacità di migliorare le condizioni di lavoro) ha fatto sì che i lavoratori e le lavoratrici perdessero la fiducia nei sindacati. Il dato del calo costante di adesioni agli scioperi o di tesseramento al sindacato è l’emblema di questa sfiducia. Perciò, in questo contesto ci tocca lavorare affinché la lotta per un lavoro migliore torni a essere qualcosa in cui credere e che possa portare a risultati. Dobbiamo ridare credibilità allo strumento sindacale che ormai, soprattutto nei settori non sindacalizzati che abbiamo prima citato, viene guardato con diffidenza. Per questo abbiamo fatto nascere i fantasmi organizzati: un progetto che punta a essere comunicativamente nuovo e che provi a far capire che solo organizzandosi collettivamente si può riconquistare la dignità che i datori di lavoro ci tolgono ogni giorno.
In cosa consiste?
Continueremo con l’attività di sportello legale, specie per le categorie dei settori interessati dallo sviluppo turistico. Lo sportello assisterà, nell’area flegrea, lavoratorə a nero, a grigio o assuntə regolarmente ma a cui è stato tolto ciò che gli spetta, lavoratorə che hanno subito violenze e abusi, lavoratrici che hanno subito molestie sul posto di lavoro.
Contemporaneamente lavoreremo per far nascere, sostenere e rafforzare le battaglie sindacali in città, affinché si ricostruisca la solidarietà tra lavoratori e lavoratrici e ci si unisca per tornare all’offensiva, per il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Abbiamo un mondo da conquistare, i padroncini della nostra città a confronto non ci fanno paura. Che inizino ad aver paura loro, i lavoratori e le lavoratrici si stanno organizzando!
Potere al Popolo!