Sono stati indetti ben 2 giorni di sciopero unitario dai sindacati che rappresentano i portuali livornesi dopo il durissimo attacco da parte del governo principalmente contenuto nel DDL concorrenza che apre alle “autoproduzioni” a vantaggio degli armatori.
Giovedì inizieranno i presidi e venerdì mattina dalle ore 9 ci sarà una manifestazione in città.
Sono molte le legittime richieste dei lavoratori, a partire da una maggiore sicurezza in porto che in questi anni ha visto troppi incidenti spesso mortali e la richiesta pertanto di un presidio medico fisso operante h24, maggiori ispezioni e controlli delle autorità sia per quanto riguarda il lavoro nero, che per tutti i vari contratti spezzatino, e il lavoro precario e i contratti a termine che spesso sostituiscono l’articolo 17. Un minor ricorso agli straordinari che potrebbero essere sostituiti con maggiori assunzioni, ma soprattutto come detto, tutti sono contrari alle “autoproduzioni”.
Queste sono il vero cavallo di troia per lo sbarco a tutti gli effetti degli armatori nel lavoro portuale. Un regalo del Governo Draghi che sta per approvare la peggior manovra dai tempi del Governo Monti. E’ il classico dei governi tecnici, tutti i partiti si raggruppano per non assumersi la responsabilità individuale di aver approvato enormi sacrifici e attacchi alla classe lavoratrice.
Invitiamo pertanto tutt* quant* a portare la solidarietà ai lavoratori portuali ai varchi e nelle strade al corteo che si svolgerà Venerdì mattina dalle ore 9.30 in attesa di un percorso definito!
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