Più di 400 mezzi militari sono transitati nelle ultime settimane dalla Base di Camp Darby, quelli in uscita raggiungeranno la prima divisione cavalleria USA in Polonia, e saranno destinati con ogni probabilità all’Ucraina dopo che l’amministrazione Biden ha approvato il nuovo pacchetto, da un miliardo di dollari, per nuovi aiuti militari all’esercito ucraino.
Le operazioni di transito dei carichi di armi e mezzi sono state denunciate dagli stessi portuali Usb di Livorno e del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova, che hanno denunciato ancora una volta la ormai “normale” prassi che fa dei porti civili italiani scali per il transito di armi destinati ai fronti di guerra.
Le movimentazioni di carichi e mezzi militari non hanno coinvolto soltanto i porti, e lo stesso Canale dei navicelli dal porto di Livorno alla Base statunitense, ma anche le strade del Comune di Pisa. I transiti di carichi avvengono anche sulla stessa Aurelia, che ha visto a più riprese mezzi in uscita dalla base a grande velocità, in orario notturno, “scortate” da pattuglie dei Carabinieri, così come altri transiti di mezzi su camion sono stati avvistati in Via dell’Aeroporto a San Giusto, nei pressi dell’aeroporto militare, dai residenti del quartiere.
Allo stesso tempo aviatori e aerei militari di stanza a Grosseto e Pisa stanno partecipando ad una maxi esercitazione NATO in Alaska, che coinvolge complessivamente più di 100 velivoli e mille militari.
Quella che si configura sempre di più come una “guerra mondiale a pezzi”, passa anche dai nostri territori, trasformandoli oggettivamente in potenziali obiettivi militari in caso di accelerazione dell’escalation di guerra generalizzata che USA, UE e NATO stanno alimentando.
Come Potere al Popolo a Pisa abbiamo lanciato due giorni fa una campagna cittadina per dire basta alla militarizzazione della città, raccogliendo da subito l’esigenza di tanti cittadini a manifestare la propria contrarietà alla subalternità rispetto alle logiche di guerra, che i governanti di tutti i colori hanno avuto; come si è rivelato anche nel caso della nuova base militare che da Conti al Partito Democratico e satelliti vorrebbero far costruire sul territorio pisano, ancora nel parco di San Rossore e contro cui insieme al Movimento No Base – Né a Coltano né altrove ci stiamo mobilitando da due anni.
Verso la manifestazione nazionale a Roma del 1 giugno, continuiamo, anche a partire dai territori, a costruire la vera opposizione ai fascisti del Governo Meloni e alla falsa opposizione di centro-sinistra, per rompere la complicità con la guerra che portano avanti da sempre.