Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza al lavoratore e delegato sindacale USB recentemente licenziato dall’azienda che gestisce l’appalto dei Drivers per Amazon a Pisa. Licenziamento avvenuto con un chiaro atto antisindacale.
Da sempre, insieme ai sindacati conflittuali come USB, denunciamo come nel settore della logistica si concentri l’accumulazione di profitti miliardari nelle mani di multinazionali come Amazon, per cui i governanti su ogni livello, da quello nazionale, passando dalla Regione Toscana fino ai comuni della provincia di Pisa intendono incentrare lo “sviluppo” del territorio. Uno sviluppo che significa sfruttamento selvaggio del suolo, condizioni di vantaggio fiscale con le Zone Logistiche Speciali in porti e interporti e riproduzione del sistema degli appalti e subappalti, dove si annidano spesso e volentieri il malaffare e condizioni di sfruttamento lavorativo sempre peggiori. Il delegato licenziato si batteva sul posto di lavoro proprio contro la scarsa sicurezza, i turni estenuanti e le retribuzioni insufficienti, che sono la norma nel nostro paese dove i più semplici diritti sono garantiti soltanto sulla carta e non rispettati se non accompagnati con l’organizzazione e il conflitto sociale. Il delegato è stato continuamente vessato negli ultimi due anni, con oltre 30 contestazioni disciplinari e 40 giorni di sospensione, fino al licenziamento avvenuto pochi giorni fa.
Di fronte a questi atti intimidatori e autoritari ribadiamo tutto il nostro supporto al delegato di USB e alla mobilitazione in suo sostegno.
Organizziamoci per respingere al mittente ogni repressione padronale, denunciando le responsabilità di chi ha aperto la strada: dalle controriforme dei governi di ogni colore negli ultimi decenni, che arrivano oggi al disegno di legge 1660, fino alla complicità di quei sindacati che hanno consentito che nei posti di lavoro potessero realizzarsi queste condizioni antioperaie.
Perché schiavi non lo siamo e non lo saremo mai.
Potere al Popolo Pisa