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[PISA] LE “ITALICHE” LACRIME DI COCCODRILLO

E’ di questi giorni la notizia che la 46° brigata dell’Aeronautica Militare, di stanza qui a Pisa, ha messo a disposizione uno dei suoi velivoli per trasportare alcuni piccoli pazienti palestinesi, eufemisticamente definiti dai media italiani “malati”, dalla martoriata Gaza qui in Italia per essere curati.

Guarda caso si tratterebbe di bambini che presentano “problematiche di tipo ortopedico, traumatologico e neurochirurgico”. Probabilmente non potrebbe essere diversamente trattandosi di giovani e giovanissimi che vivono da mesi in una situazione aberrante e criminale, sotto continui ed indiscriminati bombardamenti, coinvolti in una guerra unilateralmente voluta da Israele con la complicità della maggior parte dei paesi occidentali. E proprio questo è il problema: è ben noto che la 46° brigata già in passato si è resa protagonista di accordi con le forze aeree di Israele, formando i loro piloti militari e contemporaneamente fornendo assistenza, definita “procurement” che altro non vuol dire che “approvvigionamento”.

Non siamo in grado di sapere con certezza cosa si nasconda dietro questa parola, ma di sicuro i militari italiani non portano in Israele caramelle o giocattoli ma strumenti di morte. Siamo di fronte, ancora una volta, all’ipocrisia dei nostri governanti, ben supportati dalla maggior parte di giornali e televisioni, che pensano di lavarsi la coscienza assistendo e curando una decina di bambini, a cui se ne aggiungeranno a breve altri venti, ma supportando l’esercito sionista che attraverso una vera e propria azione di pulizia etnica vuole cancellare definitivamente dalla storia il popolo palestinese.

Ancora una volta vogliamo denunciare con forza la connivenza degli stati occidentali e della 46° brigata che all’andata supporta le forze armate israeliane e il genocidio perpetrato ai danni del popolo palestinese per poi piangere ipocrite lacrime di coccodrillo riportando in Italia pochi bambini da curare, e ribadire che continueremo a stare dalla parte del popolo palestinese, chiedendo la cessazione immediata delle azioni militari e continuando il nostro convinto boicottaggio contro chi appoggia lo stato sionista nella sua criminale azione.

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