Counicato di Potere al popolo Pisa
In questi giorni si stanno svolgendo due vertenze differenti per settori e mansioni, accomunate da alcuni elementi che rappresentano plasticamente un connubio imprenditoriale/istituzionale che caratterizza da oltre trenta anni le “relazioni sindacali e governative” nel nostro paese, alla base del pauroso arretramento delle condizioni lavorative, salariali e di diritti per la maggioranza assoluta dei lavoratori privati e pubblici.
La Piaggio di Colaninno (personaggio notoriamente legato a doppio filo al PD) continua ad incamerare enormi somme economiche dallo Stato italiano e dall’Unione Europea attraverso ammortizzatori sociali e contributi per l’industria 4.0, che sta portando ad un dimezzamento della mano d’opera. Insaziabile, il “patron” di Piaggio non rispetta neppure gli accordi sindacali, e allontana decine e decine di lavoratori contrattisti per assumerne altri a condizioni ancora peggiori, utilizzando il cosiddetto “Decreto Dignità” del governo gialloverde. L’ultimo accordo tra l’azienda e Fiom Fim Uilm ignora i 50 lavoratrici e lavoratori a contratto espulsi dalla fabbrica e manovra per ridurre il premio di produzione salariale per i lavoratori in produzione.
Le amministrazioni di “sinistra” che si alternano alla guida del Comune di Pontedera coadiuvano le politiche aziendali Piaggio, in stretta sinergia con la triplice sindacale, gestendo così la progressiva deindustrializzazione del territorio, che determina l’impoverimento della popolazione e l’arricchimento di minoranze sempre più ristrette, a partire dagli azionisti dell’azienda.
La situazione del comparto Igiene ambientale è ben rappresentata dalle condizioni lavorative dei lavoratori AVR, che in provincia di Pisa sono costretti a svolgere identiche mansioni dei propri colleghi che lavorano a Pisa ma con 400 euro meno di stipendio e in condizioni di lavoro vergognose (indumenti, spogliatoi, mezzi fatiscenti…). Ora siamo arrivati all’assurdo del mancato pagamento degli stipendi, che ha giustamente determinato uno stato di agitazione immediato.
Contro queste politiche aziendali e padronali l’unico sindacato che si è mosso concretamente è stato USB, che in 2 anni ha convocato decine di scioperi sia a Pontedera sia a Pisa, portando all’attenzione della cittadinanza la condizione dei lavoratori e rompendo un intreccio di potere che vede i sindacati concertativi sempre conniventi e subalterni.
La nuova amministrazione pisana a guida Lega non ha cambiato assolutamente niente sul terreno della gestione di Geofor, se non nel cambio di poltrone. Al fianco dei lavoratori AVR, sfilati con un corteo di mezzi di fronte al Comune di Pisa per pretendere il versamento degli stipendi, si è ipocritamente “schierato” il deputato leghista Ziello, ringraziando i lavoratori per non aver proclamando scioperi e promettendo di portare il caso all’attenzione del sottosegretario al Lavoro del governo gialloverde (!?).
Ziello dimentica che nel consiglio di amministrazione della Geofor siede ora come vicepresidente un leghista. È Geofor che deve rispondere delle inadempienze delle ditte in appalto, e non il sottosegretario al lavoro del governo!
A Pontedera come a Pisa, cambia il “colore” delle Giunte, ma non il servilismo verso padroni e aziende, così come identica è l’ipocrisia dei leghisti nell’indicare falsi interlocutori per risolvere problemi di cui sono diretti responsabili “in loco”.
Potere al Popolo! è al fianco dei lavoratori Piaggio e AVR.
Solo la rottura delle compatibilità politiche e sindacali con il padronato, le aziende privatizzate e le amministrazioni conniventi può aprire la strada della riconquista di lavoro, salario e diritti.
Solo la nazionalizzazione di aziende che, come Piaggio, vivono di contributi pubblici
Solo la ripubblicizzazione e la reinternalizzazione di tutti i servizi essenziali
Possono dare una prospettiva a queste aziende, uno sbocco alle lotte dei lavoratori ed un futuro all’economia locale.
Qui il video del corteo di mezzi AVR e Geofor di fronte al Comune di Pisa
Potere al Popolo! Pisa
poterealpopoloapisa@gmail.com
Pisa, 20 luglio 2019