É notizia di qualche giorno fa, la decisione del Miur di far girare un questionario in cui si chiede un’opinione sui prestiti d’onore, per studenti e studentesse universitarie di determinate regioni.
Una scelta che fa capire al meglio l’indirizzo politico e sociale di questo governo, abbassare le tasse ai ricchi e far indebitare la gente per esercitare un diritto come lo studio. I dati sulle borse di studio in Italia sono da sempre pessimi, nettamente inferiori a quelli di altri paesi europei come Francia e Germania. Basti pensare che in Francia uno studente su tre è beneficiario di borsa di studio, in Germania uno su quattro, in Italia uno studente su 10 è idoneo a ricevere la borsa di studio, anche se in moltissime regione i beneficiari effettivi sono molti di meno.
Il futuro degli studenti e delle studentesse non può essere quello di indebitarsi per esercitare un diritto, oltretutto portando avanti un modello, quello del prestito d’onore, che già sta causando problemi enormi negli Stati Uniti d’America, sia in termini sociali che in termini economici, con il rischio di creare l’ennesima bolla speculativa.
Il governo vuole fare realmente la battaglia in Europa? E allora se ne freghi dei vincoli del trattato di Maastricht per garantire diritti come l’istruzione. Studiare è un diritto, non un debito.