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LAZIO: PER UNA CONTRACCEZIONE VERAMENTE ACCESSIBILE E GRATUITA

per una contraccezione accessibile e gratuita

LAZIO: PER UNA CONTRACCEZIONE VERAMENTE ACCESSIBILE E GRATUITA, RIPRENDIAMOCI I DIRITTI!

Parte la campagna, e una raccolta firme, per pretendere un potenziamento del sistema sanitario pubblico, l’erogazione della contraccezione gratuita nei consultori del Lazio e l’applicazione della legge 405 negata nella Regione!

Continuiamo a costruire la nostra opposizione al governo Meloni e alla Regione, dai quartieri popolari iniziamo ad organizzare banchetti di raccolta firme per pretendere una contraccezione veramente gratuita e accessibile a tutte e tutti.

La crisi sistemica che stiamo attraversando si sta abbattendo ferocemente sulle classi popolari, sui migranti, sulle donne, sugli sfruttati e le sfruttate, e sulle soggettività non conformi di questo paese che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Il tasso d’inflazione sfiora il 12% e questo non scoraggia il perseguimento di politiche di guerra e fedeltà all’atlantismo rinnovata dal governo Meloni, in piena continuità con il governo Draghi.
Negli ultimi trent’anni i partiti di centro sinistra hanno spianato la strada a quelli di centro destra, sia a livello nazionale che regionale, portando avanti le stesse politiche neoliberiste con austerità di bilancio, attacco dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e allo stato sociale, smantellando e privatizzando i servizi essenziali come la sanità. Un sistema sanitario al collasso, come svelato durante la pandemia, in cui vengono negati diritti fondamentali come: il diritto alla cura, alla salute riproduttiva, alla contraccezione gratuita e all’aborto.

In Italia c’è la legge che istituisce i consultori familiari (n. 405 del 29 luglio 1975) e definisce la gratuità delle prestazioni, infatti nell’art. 4 si afferma:

«L’onere delle prescrizioni di prodotti farmaceutici va a carico dell’ente o del servizio cui compete l’assistenza sanitaria. Le altre prestazioni previste dal servizio sono gratuite per tutti i cittadini italiani e per gli stranieri residenti o che soggiornino, anche temporaneamente, su territorio italiano».

Nonostante ciò, nella realtà tale legge non viene rispettata, per questo lo scorso anno abbiamo condotto un’inchiesta “Pronto, Consultorio?” chiedendo ai principali consultori romani se la contraccezione venisse erogata gratuitamente ricevendo sempre risposte negative.

Il dibattito sulla contraccezione si è acceso nuovamente in seguito alla contestazione a Boldrini durante la manifestazione per il diritto all’aborto di questo settembre, costringendo sia l’AIFA che l’assessore alla sanità D’Amato a prender parola e dichiarare di voler estendere la gratuità della pillola fino ai 25 anni. Ad oggi non è stato fatto nulla e come abbiamo già ribadito non è accettabile che il provvedimento sia limitato ad una sola fascia di età.

Ricordiamo poi che Lorenzin del PD nel 2015 rese le uniche due pillole gratuite a pagamento.

Nel Lazio, Zingaretti e D’Amato hanno smantellato la sanità pubblica favorendo sistematicamente quella privata: giusto per citare un esempio hanno chiuso l’ospedale Forlanini, invece di investire sulla sanità pubblica e sul personale organico. Per non parlare dei consultori, che dovrebbero essere uno ogni 20 mila abitanti, invece nel Lazio ne abbiamo uno ogni 44 mila abitanti.

Contro questo governo e contro la Regione Lazio che non ha fatto nulla in questi anni per le donne, rispondiamo con la lotta, organizzandoci e lanciando la raccolta firme per la piena applicazione della legge 405, affinché il diritto alla contraccezione sia rispettato, gratuito ed accessibile a tutte e tutti.
Nel Lazio pretendiamo: più consultori, stabilizzazione del personale sanitario, accesso alle cure, diritto all’aborto e alla contraccezione.
Solo organizzandoci possiamo stravolgere lo stato di cose presenti, fatto di precarietà, ricatto economico e sfruttamento.
Ci stanno mostrando che i soldi per le spese militari ci sono. Non è di questo che abbiamo bisogno: vogliamo investimenti in sanità e consultori, non in armi e militari!

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