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PARIGI. SABATO 26 SETTEMBRE: TUTT* IN PIAZZA PER DIFENDERE IL DIRITTO ALL’ABORTO!

Potere al Popolo Parigi condivide e sostiene l’appello lanciato da Avortement : les femmes décident e numerosi collettivi femministi, invitando tutt* a partecipare al Rassemblement pour défendre le droit à l’IVG, sabato 26 settembre dalle ore 15 a Place de la République, per difendere il diritto e l’accesso all’aborto pubblico, sicuro e gratuito. Di seguito la traduzione in italiano del comunicato; la lista completa dei collettivi e delle organizzazioni firmatarie nella descrizione dell’evento Fb.


Ogni anno 5.000 donne si recano all’estero per abortire perché hanno superato i termini legali. In Francia, infatti, una donna ha solo 12 settimane per abortire.
L’applicazione del nostro diritto all’aborto è resa ogni anno più difficile dalla chiusura di molti centri IVG (Interruzione Volontaria della Gravidanza): le “riorganizzazioni” ospedaliere e la chiusura dei reparti locali di maternità hanno un impatto diretto sull’accesso all’IVG.
Inoltre, è ancora oggi difficile trovare professionisti per praticare l’IVG, perché è ancora considerato un atto medico a sé stante. Infatti, al di là della clausola di coscienza generale che si applica ai medici per qualsiasi atto medico (che permette loro di rifiutare questa o quella pratica), l’aborto è interessato da una clausola di coscienza specifica. Alle ostetriche è vietato eseguire aborti strumentali (non farmacologici).
Inoltre, le più giovani non sempre hanno accesso a informazioni che consentano loro di far valere i propri diritti. La legge Aubry del 4 luglio 2001 prevede 3 ore di informazione sessuale obbligatoria, ogni anno per ogni livello di scolarità, ma non viene applicata.
È ora che le cose cambino, la situazione deve cambiare.
Vogliamo che i termini legali per l’aborto siano armonizzati con quelli dei paesi più progressisti d’Europa.
Vogliamo la rimozione della clausola della doppia coscienza sull’aborto per gli operatori sanitari.
Vogliamo che le donne possano decidere il metodo utilizzato per il loro aborto.
Vogliamo che le ostetriche siano in grado di eseguire aborti strumentali.
Vogliamo che i centri per l’interruzione volontaria di gravidanza chiusi riaprano.
Vogliamo mezzi finanziari per i centri IVG e i centri di pianificazione in modo che siano accessibili a tutt* su tutto il territorio.
Vogliamo che l’educazione sessuale di 3 ore all’anno in tutte le scuole, come previsto dalla legge del 4 luglio 2001, sia effettiva.
È stato presentato in modo trasparente all’Assemblé Nationale un disegno di legge per aumentare il termine per l’IVG di due settimane e per eliminare la clausola della doppia coscienza. Sosteniamo questa proposta di legge, che sarà discussa l’8 ottobre.
In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, il diritto all’aborto è attaccato da leggi terribilmente restrittive. In altri, le donne si vedono ancora negare questo diritto e si battono per far cambiare la legislazione.
Siamo solidali con tutte le donne di tutti i paesi che lottano per mantenere o conquistare il diritto all’aborto. La loro lotta è la nostra lotta!
Lo diremo nelle piazze il 26 settembre.

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