Sono anni che viviamo il tempo dell’austerità. Smantellamento dei diritti nel mondo del lavoro, sempre meno soldi spesi nell’istruzione, sempre più poveri. Per non parlare della criminalizzazione dei migranti, dei barconi lasciati affondare nel mare e delle frontiere chiuse, dei nazionalismi che riprendono piede e che alimentano sempre di più la guerra tra poveri. E in più l’urgenza della questione climatica e ambientale, la necessità di una riconversione ecologica per salvare il nostro pianeta. Tutto questo non è frutto del caso, ma frutto di scelte politiche, di dogmi economici e di bilancio imposte dall’Unione Europea che stanno completamente “strozzando” la maggior parte dei paesi europei. Sappiamo che è un momento non facile, ma questo dovrebbe spingerci ad agire ovunque ci troviamo. Questi saranno giorni importanti per il futuro dell’Europa (dicono), perché saranno appunto i giorni delle elezioni europee. Noi sappiamo che in questo momento dobbiamo percorrere ogni strada, stare nelle piazze, a contatto con la gente e anche sostenere chi porterà la voce di tutti noi nelle istituzioni.
Come compagni italiani emigrati in Belgio abbiamo conosciuto in questi anni il PTB (Parti du Travail de Belgique), ci siamo confrontati sulle pratiche di mutualismo, sulle quotidiane pratiche di resistenza nei territori. Ci siamo ritrovati sull’orizzonte comune della connessione tra radicamento territoriale e a livello europeo e internazionale, della rimessa al centro delle esigenze popolari. Ed è per questo che sosteniamo è invitiamo a sostenere Marc Botenga nella corsa al Parlamento europeo. Marc lo abbiamo visto in prima fila a difendere i diritti dei lavoratori, nelle manifestazioni e nell’elaborazione di proposte tra le più avanzate sul cambiamento climatico, nella lotta contro questa Unione europea che mette in concorrenza i lavoratori. Nonostante i limiti di questa istituzione, crediamo sia utile avere compagni da tutta l’Europa che riportino la voce di chi in questi anni dall’Unione Europea si è visto recapitare tagli alla spesa pubblica e riduzione degli spazi di democrazia.
Siamo sicuri che Marc potrà rappresentare una bella spina nel fianco in seno al Parlamento europeo e che il PTB riuscirà a legare i vari piani di lotta per una vera trasformazione sociale in favore della classe lavoratrice. In una recente intervista di Jacobin Marc sostiene che l’Unione Europea è stata costruita dalle multinazionali e questa alleanza dei vertici è stata in grado di fare, in gran parte, ciò che voleva per 30 o 40 anni, perché non c’era contropotere dal basso a livello europeo.
“Oggi che lotte europee stanno gradualmente emergendo, e noi vogliamo rafforzarle. Di fronte alla loro unità, dobbiamo costruire la nostra. Di fronte al loro potere, c’è bisogno di un contropotere.”
In bocca al lupo a Marc, in bocca al lupo a tutto il PTB anche per le elezioni regionali e federali!