NON E’ TEMPO DI FERMARSI!
VENERDI’ 18 DICEMBRE ORE 17:30 MANIFESTAZIONE!
APPUNTAMENTO DI FRONTE ALLA PREFETTURA DI LIVORNO
Proprio in queste settimane si sta discutendo delle varie misure di sostegno all’economia per fronteggiare la pesante crisi economica che si è abbattuta nel nostro paese e in generale nel mondo a causa della pandemia da Coronavirus. Un dibattito molto spesso gestito direttamente da quei soggetti che hanno pesanti responsabilità in merito alle politiche economiche degli ultimi vent’anni.
L’attuale Governo sta cercando di fronteggiare la crisi abitativa con la solita elemosina nel più totale silenzio dei media, proponendo una proroga di soli tre mesi al blocco degli sfratti, dei pignoramenti e degli sgomberi.
Se ciò avvenisse, ancora una volta si aggraverebbe la situazione per persone non colpevoli di questa situazione, le quali subirebbero in prima persona una crisi non causata da loro e mal gestita. Tutto questo è frutto delle politiche che hanno prodotto la svendita del patrimonio pubblico, della sanità e della scuola.
Si parla troppo poco di come intervenire per sostenere immediatamente chi questa crisi la sta già pagando sulla propria pelle. Lavoratori e lavoratrici, precar* e disoccupat*. Partite Iva e pensionat*.
Per questo motivo siamo convint* che non si debba far calare il silenzio su alcuni temi importanti ma si debba rilanciare un intervento politico e sindacale affinché, come spesso succede, non siano le fasce più deboli a pagare le conseguenze maggiori della crisi.
A Livorno abbiamo deciso di raccogliere gli appelli nazionali alla mobilitazione e abbiamo deciso di lanciare una manifestazione per venerdì 18 dicembre.
Per far riacquistare dignità alle persone colpite ingiustamente da una crisi che si protrae da troppo tempo, chiediamo con forza la proroga del blocco degli sfratti, dei pignoramenti e degli sgomberi almeno per tutto il 2021.
Una moratoria sul pagamento degli affitti e delle utenze per le famiglie in difficoltà economica.
Un piano di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica.
Inoltre, chiediamo un piano di investimenti, assunzioni e stabilizzazioni nel settore pubblico a partire dalla sanità e dalla scuola.
Una nuova forma di sostegno per tutti i lavoratori e lavoratrici che più di chiunque altro hanno scontato sulla loro pelle misure insostenibili.
Una forma di reddito universale di autodeterminazione per tutte le persone da sempre escluse da ogni sostegno economico da parte del governo.
Disoccupat*, precari*, operatori e operatrici dell’arte e della cultura, donne e libere soggettività in difficoltà o persone vittime di violenza.
I soldi ci sono, non ci facciamo prendere in giro! Alcune multinazionali hanno fatto grandi profitti nel pieno dell’emergenza pandemica, tra queste i colossi degli acquisti online come Amazon, le catene della grande distribuzione, l’industria della comunicazione digitale e dei dispositivi elettronici. Allo stesso modo mentre il sistema sanitario era al collasso il governo ha deciso di aumentare fino a 26 miliardi le spese militari per il 2020, di finanziare nuove missioni di guerra in Africa, di destinare al settore bellico 30 miliardi del Recovery Fund.
Basta spese militari e missioni di guerra.
Per tutelare la salute di tutt* e per far fronte alla povertà e alla disoccupazione crescente non servono carri armati e cacciabombardieri.
Patrimoniale subito: per i redditi e patrimoni sopra i 500mila euro.
La parola d’ordine per tutto il 2021 è “chi ha di più deve pagare di più”!
ASIA-USB LIVORNO – EX CASERMA OCCUPATA – COLLETTIVO ANARCHICO LIBERTARIO – POTERE AL POPOLO LIVORNO – TEATROFFICINA REFUGIO