Oggi, la II Municipalità aveva in programma di votare il documento di relazione al bilancio. Nel testo in questione, emergono tutte le contraddizioni del patto per Napoli: aumento dell’Irpef e della Tari, riscossione in mano ai privati, valorizzazione patrimonio con Invimit.
Di fatto, si assiste alla privatizzazione del patrimonio culturale e siamo di fronte a un commissariamento. La maggioranza, infatti, ha evitato ogni forma di dibattito in consiglio e per questo i consiglieri di Potere al Popolo, #chiaracapretti e Thomas Straus, e altri hanno deciso di uscire dall’aula. Di conseguenza, non è stato raggiunto il numero legale.
Intanto, mentre avanzano le privatizzazioni, la città vive una crisi sociale sotto ogni profilo, mancano servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti, la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio. Ricordiamo che, poche settimane fa, si è aperta una voragine a Secondigliano e di recente è caduto un lampione a via Cervantes.
Non si assumono educatori per contrastare la dispersione scolastica, non c’è nessuna prospettiva di misure sociali per chi è in povertà assoluta e perderà il reddito di cittadinanza. Non è ancora stata prevista una regolamentazione degli effetti del turismo di massa