Ieri piú di 150 persone tra comitati,singoli,collettivi,
Tanti sono stati gli interventi che hanno messo in luce le esperienze di lotta presenti sul territorio. Lotte che riguadano tra le altre il mondo del lavoro,quello della sanitá,le devastazioni ambientali, violenze e discriminazioni sulle donne ecc.
Quasi tutti gli interventi hanno colto lo spirito con cui è stata lanciata questa proposta: riportare al centro del dibattito politico quei contenuti che da tanti anni sono ignorati, superare la frammentazione e dar vita a un processo che parta dal basso.
Tra i tanti interventi ci ha particolarmente colpito quello di Francesco Giordano, di cui riportiamo una parte: ” quello che voglio dire è che quanto abbiamo visto e sentito a Roma non sarebbe potuto succedere se circa 30 mesi fa qualcuno non avesse cominciato a prendere possesso di parole nuove, di un nuovo alfabeto e non piú quello del potere. Questo qualcuno arriva dell’Ex-Opg, che ê stato un luogo di sofferenza perchè solo da li si può sognare e pretendere “un altro mondo possibile”. Questo ê successo a Napoli circa 30 mesi fa. Ecco…non un fulmine a ciel sereno quindi, ma convinzione di dover imparare ad utilizzare finalmente un alfabeto di resistenza, di rivolta e non di accondiscendenza. Quindi, per favore, non siamo qui semplicemente per parlare di una nuova lista ma di un nuovo linguaggio per lottare e vivere”
Non diciamo che sará facile ma siamo convinti che non ci fermeremo e continuermo ben oltre le elezioni.
Con i contatti raccolti, daremo vita ad una newsletter per tenerci aggiornati sui prossimi passaggi.