Site icon Potere al Popolo

[LUCCA-VERSILIA] LA RECIDIVA ZERO SI RAGGIUNGE SOLO CON L’INVESTIMENTO NELLA FORMAZIONE E NEL SOSTEGNO AL REINSERIMENTO NELLA SOCIETÀ.

Mentre si blatera di vigili di quartiere e taser, lo psicologo del carcere abbandona per l’impossibilità di svolgere il suo lavoro.

Per chi come Potere al popolo denuncia da anni il progressivo smantellamento della Sanità pubblica lo scontro fra il dottor Vito Michele Cornacchia, psicologo del carcere San Giorgio di Lucca dimessosi dopo 30 anni di servizio, e i sindacati di Polizia Penitenziaria è solo l’ennesimo triste episodio della “guerra fra poveri” a cui sono destinati operatori e cittadini abbandonati dalla politica.

E’ la stessa dinamica dei Pronto soccorso: persone che cercano di fare il loro lavoro disputandosi spazi e strumenti sempre più ridotti “assaliti” da pazienti sofferenti e esasperati.

E se vengono ignorati i bisogni dei cittadini liberi, figurarsi quelli dei detenuti.

Brillano nel tutto per l’ennesima volta l’assenza della politica locale e di una politica sanitaria non intrapresa neppure a seguito delle sofferenze e delle morti portate da una pandemia che ha pesato ovviamente di più in situazioni di degrado come quella cui sono costretti i detenuti e in particolare quelli del San Giorgio di cui è nota da anni l’inadeguatezza.

Anni in cui la politica ha proposto il solito, stanco e irridente programma: proclami, visite di parlamentari e politici locali con relative foto e comunicati stampa.

Nel concreto invece si è continuato a smontare la Sanità pubblica a favore di quella privata e a niente varranno i mitici stanziamenti del PNRR perchè le “case di comunità” resteranno costose scatole vuote senza personale e strumenti per farle funzionare visto che già oggi, pur dopo decenni di tagli e risparmi, si è costretti a coprire buchi di bilancio. Peggio ancora ovviamente andrà nelle carceri, nei centri per migranti, nelle RSA e si avranno altri scontri fra operatori in difficoltà sulla pelle dei più fragili.

Mentre la destra blatera di vigili di quartiere e di gruppi di cittadini privati con il taser, il bilancio delle cooperative sociali ci dice che chi su cento detenuti coinvolti in un percorso di formazione e lavoro, meno del 10% torna a delinquere.
Serve recuperare solidarietà, dignità, benessere perciò è indispensabile, come da tempo Potere al popolo sostiene, invertire la rotta rispetto a una politica che genera solo precarietà e attuare una redistribuzione per ridurre le disuguaglianze, colpendo i privilegi e non i cittadini e i più deboli, ricostruendo un fisco progressivo e abbandonando la costosissima e folle economia di guerra che, come dimostrano i dati Censis sul consenso all’aumento delle spese militari, gli italiani non vogliono.

Lucca, 09/12/2024,
Potere al Popolo Lucca e Versilia

Exit mobile version