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[Livorno] Vergognosa manifestazione renziana a favore dell’inceneritore ENI

ul modello delle “madamine” che vogliono il TAV, riprendendo la marcia dei colletti bianchi del 1980 anche a Livorno si affacciano le manifestazioni dei padroni. Quelli che si oppongono ai NO, e che dicono si all’inquinamento, si ai tumori, si agli inceneritori, si ai profitti di pochi.

E badate bene non stiamo parlando della destra (nonostante la Ceccardi della Lega di inceneritori ne vorrebbe ben 3 in tutta la Toscana), no, stiamo parlando delle solite forze di centrosinistra che da anni ammorbano questa regione con la loro arroganza di potere contro le popolazioni.

Stiamo parlando di Italia Viva, delle forze renziane che come un elastico si avvicinano e si allontanano dal PD. Ma che alle prossime elezioni hanno designato non a caso Giani presidente di regione, colui che verrà a completare l’opera con i carri armati.

Ma prima dei carri armati serve costruire la falsa idea che sia pieno di livornesi che vogliono l’inceneritore, che vogliono ammalarsi. Ed ecco quindi che hanno organizzato per la giornata di domani un volantinaggio davanti all’Eni a Stagno per spaventare i lavoratori che senza inceneritore verranno tutti licenziati.

Quello che però ai lavoratori Eni non dicono, è che Eni è di proprietà pubblica, e quindi se verranno licenziati sarà colpa proprio di Renzi e del PD che sono al governo, e non certo di un inceneritore che i livornesi hanno appunto RIFIUTATO!

Sul fatto che Italia Viva non sappia neanche fare un volantino, che metta la foto di uno schermo e che scriva con un sacco di errori ortografici i suoi documenti, preferiamo sorvolare, ma è sintomo di quale classe politica sta governando, e vorrà governare in futuro: assolutamente inadatta all’idea di mondo che vogliono le nuove generazioni, incapace di usare la tecnologia e di capire che la coscienza ecologica e ambientale nel paese e in città è cambiata.

Questa battaglia a favore dell’inceneritore Eni, che giusto ieri (https://bit.ly/2OVx0ct) ha visto la richiesta di condanna a 8 anni per tangenti del suo attuale e del suo precedente amministratore delegato (Descalzi e Scaroni) e a cui sono stati sequestrati oltre 2 miliardi di euro, è fuori dal tempo!

Potere al Popolo Livorno

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